(di Patrizia Vacalebri)
LUISA CIUNI - LE DUE MOGLI DEL RE
(Cairo Editore, 16,50 euro, pp. 252)
Nonostante siano trascorsi 25 anni dalla scomparsa di Lady
Diana, mentre Camilla, amore di Re Carlo fin da giovanissimo, è
diventata regina, in Gran Bretagna è ancora vivissimo il ricordo
della "Principessa del popolo", madre di William ed Harry,
deceduta nel 1997, a soli 36 anni, a causa di un incidente
automobilistico avvenuto a Parigi sotto al Ponte dell'Alma.
Inevitabile il raffronto con Camilla, rivale in amore di Lady D
e attuale sovrana del Regno Unito. Diana e Camilla, due donne
agli opposti per carattere e indole, con un denominatore comune:
il matrimonio con il principe Carlo. Prematuro e tumultuoso per
Diana, tardivo per Camilla. Luisa Ciuni nel suo nuovo libro sui
reali d'Inghilterra, intitolato "Le due mogli del Re", torna sul
triangolo amoroso che per anni ha riempito le pagine dei
giornali, richiamando l'attenzione dei media di tutto il mondo.
Perchè quella storia di fatto ha avuto l'effetto di un
terremoto, cambiato la Casa reale inglese, determinando il
divorzio tra Diana e Carlo.
Al centro del libro la saga amorosa che ha visto le due donne
contrapposte - Diana, amata per la sua bellezza e sensibilità,
Camilla, il terzo incomodo - in un eterno confronto. Ma la
vicenda, in realtà, è sempre stata molto più intricata, come fa
notare Ciuni. "Passa attraverso le mille titubanze di Carlo, i
cui dubbi e indecisioni hanno segnato la vita di entrambe,
causando dolore a Diana e una lunga e dura solitudine a Camilla,
che ha rischiato di finire nel dimenticatoio più volte. E quella
che oggi appare una storia d'amore a lieto fine è stata in
realtà una vicenda in cui si sono alternati sentimenti complessi
sullo sfondo di una corte retriva dove, fino a poco tempo fa,
valevano ancora i restrittivi canoni della regina Vittoria.
Quelli per cui Camilla, colpevole di avere avuto un fidanzato
prima del principe, non era adatta al ruolo di sposa reale
mentre lo era per fare l'amante, purché non si sapesse e
accettasse la farandola di fidanzate e flirt di un uomo alla
ricerca della ragazza aristocratica e vergine da impalmare: Lady
Diana". Secondo l'autrice, lo loro è "Una storia di ingiustizie
subite da due donne che la vita ha reso antagoniste, ma che sono
state essenzialmente vittime dello stesso sistema. Di un modo di
concepire il matrimonio arcaico che ha trascinato fino al 2000
le usanze di quando le nozze servivano alle dinastie per siglare
confini o decretare la fine delle guerre". Nel libro sono
svelati i lati inediti di Diana, anche alla luce della condanna
subita dal giornalista Martin Bashir per la intervista
televisiva che, si è saputo, era riuscito a far accettare
mostrandole documenti falsi. L'intervista, ricordata
dall'autrice, è determinante nel rapporto di Diana con la regina
e provoca decisioni che portano al divorzio, all' esclusione di
Diana dalla protezione della famiglia reale e alla sua stessa
morte sotto il ponte dell'Alma, in fuga dai paparazzi, a Parigi.
Nel libro sono svelati molti aspetti di Diana, la sua solitudine
dopo il divorzio, i suoi amanti. Invece Camilla, da tutti
percepita come la cattiva della storia, ne esce vincente: lei
che con fatica è riuscita a liberarsi di quell'immagine di
"strega manipolatrice", dell'etichetta di "terzo incomodo di un
matrimonio troppo affollato", come aveva dichiarato Diana nelle
nota intervista in tv. In molti si chiedono come sia riuscita a
superare tutto e alla fine ad ottenere la corona di regina, che
pare non volesse. Ricordando infine che perfino Queen Elizabeth,
che non approvava dall'inizio la relazione del figlio Carlo con
lei, alla fine della sua vita, aveva accettato che la corona
venisse posata, oltre che sulla testa del figlio, anche su
quella della moglie. Anche Carlo viene messo sotto la lente
dall'autrice: la sua fragilità, i suoi isterismi, i sentimenti
per Camilla all'inizio e oggi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA