I vincitori del Premio giornalistico
internazionale Marco Luchetta 2023 sono: Vincenzo Frenda del
Tg2, nella categoria TVNews, con 'La vita che nasce sotto
terra', servizio dall'ospedale di Zythomyr in Ucraina, dove il
reparto maternità è stato spostato nel sottosuolo e i bambini
vengono al mondo tra continui rischi di esplosioni e black-out.
Celine Martelet di Middle East Eyes, nella categoria Stampa
internazionale, con 'Syria: Abandoned by their countries,
children of Islamic State women educated in prison', racconto
della dura vita delle donne straniere, detenute in una
prigione del nord-est della Siria, assieme ai loro figli. Marco
Gualazzini di InsideOver, nella categoria Fotografia, con 'Fame
di sanzioni - e questo sarà il nostro Afghanistan' che documenta
il dramma di Shazia Saydi, madre di sette figli che non riesce a
garantire le cure necessarie alla sua piccola Setayesh,
sofferente di malnutrizione acuta. Sabrina Carreras, Lisa Iotti,
Irene Sicurella e Antonella Bottini di Presa Diretta Rai3, nella
categoria Reportage, con 'La scatola Nera', analisi delle gravi
conseguenze che l'abuso di internet e social produce nei
giovanissimi dai 9 ai 20 anni tra modificazioni della struttura
celebrale e boom di ansia, depressione e rabbia e allo stesso
tempo viaggio nelle scuole che hanno cominciato a mettere in
pratica esperienze di educazione e prevenzione. Elena Basso, di
Repubblica, nella categoria Stampa italiana, con 'L'Argentina ti
cerca, resoconto dell'ostinazione delle nonne che non hanno
smesso di cercare la verità sui nipoti scomparsi nell'Argentina
degli anni Settanta.
I premi, assegnati da una giuria, presieduta da Maria Concetta
Mattei e
composta da autorevoli giornalisti e direttori di testata,
verranno consegnati domenica 19 novembre al Teatro Miela di
Trieste.
Alle tre le giornate del Premio Luchetta, dal 17 al 19 novembre
a Trieste, verranno proposti un focus sul conflitto
israelo-palestinese, nella serata di apertura, e un focus
sull'infanzia violata e minacciata in tutto il mondo. Serie di
incontri, sabato 18, sulle conseguenze dei cambiamenti climatici
nel sud del mondo, sui conflitti dimenticati e su quelli sotto
gli occhi di tutti, sugli scomparsi sotto le dittature o nelle
rotte migratorie e sulle condizioni giovanili a rischio anche
nelle aree di maggiore benessere. Tra gli esperti internazionali
che interverranno, il climatologo Filippo Giorgi, Premio Nobel
per la pace 2007, mentre Riccardo Iacona, conduttore di Presa
Diretta su Rai3, presenterà - a 60 anni dalla tragedia - il
libro 'Mai più Vajont - 1963-2023' (Fuoriscena), curato insieme
a Paolo Di Stefano, inviato del Corriere della Sera.
Alla manifestazione, giunta alla ventesima edizione,
parteciperanno fra gli altri Daniela Schifani Corfini Luchetta,
presidente della Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin;
Martina Pluda, direttrice per l'Italia di Human Society
International; Nello Scavo, inviato di Avvenire, Alessandra
Ballerini, avvocata per i diritti umani e legale della famiglia
di Giulio Regeni e Gianfranco Schiavone, presidente di
Ics-Consorzio italiano di solidarietà.
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