(di Federica Acqua)
Anna Castiglia, 25 anni, catanese
trapiantata a Milano, vince Musicultura 2024 all'Arena
Sferisterio di Macerata con la canzone 'Ghali', che ironicamente
evoca il nome del cantante trap stigmatizzato da molti come
esempio di deriva musicale, per scaricare sugli altri a mo' di
capro espiatorio le colpe di quello che non va.
'Sono una vittima eclettica - recita il brano eseguito alla
chitarra - e mi lamento tutto il giorno col telefono' e via
così, incolpando lo smog per i capelli grassi o i tg per il
cattivo esempio se si uccide qualcuno, concludendo 'se ottengo
qualcosa è merito mio, ma se la perdo è colpa di Dio'.
"Userò una parte del premio per pagare i miei musicisti - ha
dichiarato Castiglia sul palco ricevendo l'assegno di 20mila
euro messo in palio dalla Banca di Macerata -, una parte la
elargirò ad associazioni pro Palestina e un'altra al mio
progetto musicale.
Dedico questa vittoria - ha aggiunto poi - al
mio maestro Ernesto Assante che credeva tantissimo nei giovani
emergenti".
La proclamazione della vincitrice assoluta del 35simo
Festival della canzone popolare e d'autore, decretata come da
tradizione dal voto del pubblico che affollava l'Arena, è giunta
a tarda notte dopo quasi tre ore di concerto coronato
dall'esibizione del cantante e polistrumentista partenopeo Enzo
Avitabile, esponente della world music, che sulle note di
'Aizzam' na mana' ha fatto ballare il pubblico, dopo la
travolgente esecuzione di 'Salvamm' o munno' con i Bottari di
Portico, che suonano percuotendo botti e tini.
Strumenti di
quella cultura della terra che Avitabile ha voluto riscoprire,
su consiglio di James Brown - ha raccontato - con cui apriva i
concerti. "Faccio parte di Musicultura da vent'anni e la
ringrazio per quello che fa per la musica che anche se non può
salvare il mondo può creare emozioni, e ad ogni emozione segue
un'azione". Ha poi ricevuto dai rettori dell'Università di
Camerino e Macerata il premio 'Per alti meriti artistici'.
Paola Turci, new entry nelle vesti di conduttrice a fianco
dell'amica Carolina Di Domenico, non ha però abbandonato il suo
ruolo di cantante esibendosi assieme a tutti i finalisti: Nico
Arezzo, Anna Castiglia, De.Stradis, Nyco Ferrari, Bianca Frau,
Helle, Eugenio Surnia e The Snookers, nel pezzo di Fiorella
Mannoia 'La casa in riva al mare', titolo dell'omonimo premio
istituito quest'anno e sostenuto dal Garante dei diritti per la
persona della Regione Marche, Giancarlo Giulianelli, che ha
promosso all'interno del carcere Barcaglione di Ancona
laboratori e incontri a tema musicale per i detenuti.
A riceverlo per il suo impegno in questo campo è stata la
cantante Helle. Mentre il premio della critica, intitolato allo
scomparso Piero Cesanelli, fondatore di Musicultura, è andato a
Eugenio Sournia per la canzone 'Il cielo'.
Ma la serata ha visto anche l'esibizione di Nada e quella di
Carlotta Proietti, figlia di Gigi Proietti, che a fianco di
Paola Turci ha rinverdito la tradizione della canzone romana
intonando 'Tanto pe' cantà', assieme all'esilarante monologo
del comico Alessandro Bianchi, nelle vesti di un improbabile
politico lituano della Ue a cui hanno scritto per dispetto un
testo pieno d'idiozie in una lingua che legge senza conoscerla,
cospargendo per di più le pagine con una polvere lassativa dai
subitanei effetti.
La serata del Festival, in diretta su Rai Radio 1, ha visto
anche gli interventi dalla Stazione Bus di Rai Radio 1 di
Marcella Sullo, Duccio Pasqua e John Vignola. La Rai main media
partner di Musicultura con Rai Radio1, Rai 2, TgR, Rainews24,
RaiNews.it, Rai Italia e RaiPlay ha raccontato l'evento con
dirette approfondimenti e servizi.
Le serate finali di Musicultura si potranno vedere su Rai 2
il prossimo 15 luglio nella trasmissione televisiva firmata
dalla regia di Duccio Forzano che verrà anche diffusa nei cinque
continenti da Rai Italia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA