Dalla prima nazionale de La vida es
sueño, il capolavoro scritto nel 1635 da Calderón de la Barca
(al teatro Modena, dal 12 al 15 ottobre) alla nuova produzione
Fantozzi. Una Tragedia del regista Davide Livermore che porterà
in teatro i personaggi creati da Paolo Villaggio fino a un
inedito Ugo Dighero che metterà il suo talento al servizio di un
grande classico come L'Avaro di Molière in prima assoluta. Sarà
all'insegna della 'maraviglia' la stagione 2023-2024 del Teatro
Nazionale di Genova, con 66 spettacoli di cui 20 nuove
produzioni tra partecipazioni internazionali, collaborazioni
artistiche e l'investimento su una nuova generazione di registi.
Un programma in partnership con ministero della Cultura,
Comune di Genova e Regione Liguria a cui si affiancano
Fondazione Compagnia di San Paolo e Iren come main sponsor. "Una
stagione che vuole essere 'maravigliosa' nell'accezione barocca
del termine cioè legata all'arte della maraviglia - spiega il
presidente del teatro Alessandro Giglio -. Dopo una stagione
strepitosa in cui abbiamo raggiunto 105mila spettatori, 7.500
abbonati, 15mila presenze under 35 dando lavoro a 200 tecnici e
maestranze e oltre 400 artisti, una grandissima soddisfazione".
In cartellone spiccano le presenze di Isabella Ragonese, Ugo
Dighero, Ambra Angiolini, Umberto Orsini, Laura Curino, Arturo
Cirillo,Tullio Solenghi, Elisabetta Pozzi, Massimo Popolizio,
Luigi Lo Cascio, Lunetta Savino, Costa, Ovadia, Cazzullo,
Fantoni, Finocchiaro, Marcorè e tra i registi Declan Donnellan,
Elli Papakonstantinou, Marco Tullio Giordana, Giorgio Gallione,
Sicignano, Cotroneo, Ferrini oltre allo stesso Livermore.
Il governatore Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco
Bucci annunciano che "grazie ai fondi Pnrr da domani via ai
lavori di ristrutturazione del Teatro Ivo Chiesa che resterà
chiuso nei primi mesi della stagione". La fine dei lavori è
prevista a gennaio 2023, perciò l'inizio della stagione
coinvolgerà le altre sale del Nazionale, Modena, Duse e Sala
Mercato. "Racconteremo una miriade di storie e personaggi - ha
detto Livermore - per viaggiare in luoghi diversi, nel passato e
nel futuro o tuffarsi nel presente, per guardare al nostro mondo
da prospettive diverse".
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