Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

ANSA/Bolsonaro stroncato dalla stampa si rifugia sui social

/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

ANSA/Bolsonaro stroncato dalla stampa si rifugia sui social

Lo appoggia solo tv del potente vescovo evangelico Edir Macedo

RIO DE JANEIRO, 15 settembre 2022, 20:11

Redazione ANSA

ANSACheck

(di Leonardo Cioni) Tra insulti al lavoro dei giornalisti (soprattutto donne) e insistenti rifiuti di concedere interviste, in Brasile va di male in peggio la relazione tra Jair Bolsonaro e la stampa mainstream: i quattro anni di governo del capo dello Stato, in corsa per la rielezione alle presidenziali di ottobre, stanno ricevendo la stroncatura pressoché unanime da praticamente tutti i principali media.
    L'unica (parziale) eccezione per il leader di destra, nel panorama dei grandi network locali, è rappresentato da Record Tv, il canale fondato e gestito da Edir Macedo, il potente vescovo evangelico della Igreja Universal. Qui Bolsonaro - proprio grazie al suo avvicinamento al mondo delle chiese pentecostali - è trattato con meno ostilità, anche se i tg non gli hanno risparmiato critiche, soprattutto nella gestione della pandemia di coronavirus.
    L'ex capitano dell'esercito, in compenso, vanta uno strepitoso successo sui social, dove sono in costante crescita (anche di ascolti) i canali a lui dedicati. Molti osservatori sono convinti che, a garantirgli una solida base elettorale, siano proprio loro: una galassia che include profili di taglio umoristico, podcast del mondo cristiano, pagine di youtuber che lo difendono strenuamente, fino a veri e propri blog di notizie.
    Gli attriti tra Bolsonaro e la stampa tradizionale risalgono agli esordi del suo mandato, iniziato nel gennaio del 2019.
    All'epoca la cronista del quotidiano Folha de S.Paulo, Patricia Campos Mello, pubblicò una serie di reportage su un presunto schema di invio di messaggi di massa contro il Partito dei lavoratori (Pt, di sinistra) del candidato rivale, Fernando Haddad, per favorire Bolsonaro nelle elezioni del 2018, da lui poi vinte al ballottaggio.
    Da allora il 'Donald Trump tropicale' (come è stato ribattezzato per la sua devozione all'ex presidente Usa) ha tagliato i fondi dell'editoria e chiuso il dialogo diretto con i giornali più importanti. L'episodio più recente di questo costante clima di tensione ha per protagonista un'altra giornalista donna, Vera Magalhaes, del gruppo Globo e di TV Cultura, particolarmente dura con Bolsonaro nei suoi articoli: due giorni fa, durante un dibattito televisivo tra i candidati alla carica di governatore di San Paolo, il deputato statale Douglas García, alleato del presidente, si è avvicinato in modo intimidatorio alla reporter.
    Bolsonaro, noto per il linguaggio brusco e le espressioni triviali (caratteristiche che gli hanno regalato anche una legione di ammiratori, convinti che siano sinonimo di onestà intellettuale), "non ha però mai censurato nessuno", fanno notare i suoi sostenitori, tra cui l'opinionista della radio Jovem Pan, Rodrigo Constantino. Che avverte: "Chi ha detto di volere 'regolamentare i media', nel caso in cui venisse eletto, è semmai l'ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva", principale avversario di Bolsonaro e dato per favorito nei principali sondaggi sulle intenzioni di voto in vista delle imminenti elezioni.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza