In Toscana c'è bisogno di "un
turismo che deve essere sempre più orientato ad un turismo
esperienziale, che riesca a diffondersi in tutto il territorio e
riesca a far cogliere tutte le opportunità che ci sono:
l'enogastronomia, la cultura, il territorio, il paesaggio, cioè
i molteplici turismi della Toscana". Lo ha affermato Nico
Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana, in occasione di un
incontro oggi a Firenze sul tema degli ambiti turistici.
"C'è la necessità di cambiare passo e di introdurre politiche
strategiche di medio-lungo periodo per affrontare soprattutto il
cambio di domanda turistica da parte delle persone che visitano
la Toscana", ha detto Gronchi, osservando che "la Toscana ha
costituito 28 ambiti territoriali omogenei: spesso accade che
questi ambiti agiscano in maniera efficace ma disomogenea sul
territorio, non riuscendo a volte a dare della regione
un'immagine di un'offerta turistica univoca, coerente e
attrattiva".
Francesco Tapinassi direttore di Toscana Promozione
Turistica, ha sottolineato l'importanza di "una strategia comune
in collaborazione con l'insieme degli attori, pubblici e
privati, del comparto. La piattaforma di dialogo, attuata
dall'Agenzia e dall'assessorato al turismo, diventa quindi un
vero e proprio programma di sviluppo che contribuisce a
rafforzare la destinazione e la competitività regionale, con una
costante attenzione all'innovazione e a nuovi modelli di
sostenibilità".
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