"Il welfare aziendale può costituire
la base di un nuovo welfare di comunità capace di promuovere la
coesione sociale", osserva il rapporto, e "contribuisce alla
produttività e al successo economico delle imprese".
"Nel corso del tempo il welfare aziendale si è evoluto, è
cresciuto ed è sempre più cruciale per tutto il sistema Paese",
ha osservato il country manager & ceo di Generali Italia,
Giancarlo Fancel.
Il vicepresidente di Confindustria e presidente Piccola
Industria, Giovanni Baroni, ha sottolineato che "la sanità
integrativa oggi copre quasi 16 milioni di italiani tra
lavoratori e familiari intercettando circa 4,5 miliardi di
risorse, a testimonianza di quanto le aziende, attraverso i
contratti collettivi, stiano investendo in questa
importantissima tutela di welfare che non è più solo appannaggio
delle imprese grandi".
Per il presidente dei giovani imprenditori di
Confartigianato, Davide Peli: "stare bene in azienda fa bene
all'azienda e rappresenta anche un fattore 'attrattivo' nei
confronti dei giovani".
Il vicepresidente di Confagricoltura, Sandro Gambuzza, ha
dichiarato:"Il Welfare Index PMI e i risultati della sua ricerca
si confermano fondamentali per le imprese del nostro comparto
per poter misurare l'efficacia delle proprie iniziative di
welfare e confrontarsi con le esperienze più avanzate del
settore".
La responsabile del settore Welfare pubblico e privato di
Confcommercio ha dichiarato: "Le misure di welfare mirate a
favorire una maggior conciliazione vita-lavoro e al
rafforzamento del secondo pilastro previdenziale e assistenziale
rappresentano un importante aiuto per le famiglie e un
significativo passo volto al superamento del gender gap".
Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha
evidenziato come anche "all'interno degli studi professionali il
welfare ha radici profonde" e il prossimo anno si celebrano i
vent'anni di attività della Cassa di assistenza sanitaria
integrativa.
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