Una performance teatrale, provando
ad andare oltre il politically correct di maniera, e anche un
dibattito per invitare a riflettere sulle disparità di genere
nel mondo delle libere professioni. E' 'Bugiardino per maschi
inconsapevoli" che ha visto sul palco Anna Meacci, Daniela
Morozzi e Chiara Riondino con Lo Stanzone delle Apparizioni',
per la regia di Matteo Marsan, in uno spettacolo basato su
racconti di disparità quotidiana di libere professioniste.
L'idea, si spiega in una nota, è nata su impulso della
Commissione regionale dei soggetti professionali, l'organismo
consultivo di Giunta e Consiglio regionali composto da
rappresentanti delle professioni intellettuali. "Come Regione
Toscana abbiamo deciso, anche grazie alle risorse del Fondo
sociale europeo + 2021-2027, di affiancare alle tante misure che
come Regione mettiamo in campo per favorire l'occupazione
femminile - spiega l'assessora regionale al lavoro e alle pari
opportunità Alessandra Nardini, che è anche presidente della
commissione -. e che in questa legislatura abbiamo potenziato e
innovato, anche iniziative di sensibilizzazione per favorire
davvero quel cambiamento culturale, necessario e urgente volto a
superare discriminazioni e disuguaglianze, andando a sradicare
pregiudizi, destrutturare stereotipi e ruoli di genere",
E dopo il debutto e la partecipazione nell'ambito dell'ultima
edizione della Fiera Toscana del Lavoro, ieri lo spettacolo è
stato al centro di un pomeriggio di riflessione all'insegna
della cultura e del confronto al Teatro La Compagnia di Firenze
dal titolo "Riflessi di genere: Teatro e dibattito". Oltre alle
tre artiste anche, tra le altre, l'assessora Nardini e Cristina
Manetti, capogabinetto del presidente della Giunta regionale.
"Per contrastare il patriarcato - sottolinea Manetti - dobbiamo
iniziare subito, partendo dalle scuole e dagli asili. I bambini
sono come spugne: ci osservano, prendono esempio da noi. È
responsabilità degli adulti offrire loro modelli positivi.
Lavoriamo quindi sull'educazione, sia a scuola che in famiglia,
aiutandoli a esprimere e gestire le emozioni. Non dimentichiamo,
inoltre, le grandi lotte portate avanti da tante donne in
passato per garantirci i diritti di cui oggi godiamo".
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