/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Qatargate: chiesta la revoca dell'immunità per le eurodeputate del Pd Moretti e Gualmini

Qatargate: chiesta la revoca dell'immunità per le eurodeputate del Pd Moretti e Gualmini

Fonti: 'La Procura belga ha presentato la richiesta all'Eurocamera'. 'Estranee alle accuse, ci sospendiamo da S&D'

05 marzo 2025, 00:33

(di Valentina Brini)

ANSACheck
Qatargate, chiesta revoca dell 'immunità per Moretti e Gualmini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Qatargate, chiesta revoca dell 'immunità per Moretti e Gualmini - RIPRODUZIONE RISERVATA

La saga del Qatargate sembra non avere fine. Oltre due anni dopo lo scoppio del presunto scandalo di corruzione tra Bruxelles, Doha e Rabat, gli investigatori belgi sono tornati a bussare alle porte dell'Europarlamento chiedendo la revoca dell'immunità per le deputate del Pd Elisabetta Gualmini e Alessandra Moretti. Un fulmine a ciel sereno negli ambienti politici comunitari che, rinnovata la legislatura, sembravano ormai essersi messi alle spalle un'inchiesta finita da tempo in un vicolo cieco. La nuova decisione, appresa dall'ANSA da fonti giudiziarie, è stata confermata dalla procura federale del Belgio senza tuttavia comunicazioni ufficiali. Tanto che anche le due dem sono venute a conoscenza della notizia dalla stampa. La reazione, dopo l'iniziale sconcerto, è stata netta con un'autosospensione immediata dal gruppo dei Socialisti e democratici - casa del Pd in Europa - per "sottolineare la totale estraneità ad ogni fatto corruttivo ed essere pienamente a disposizione della magistratura". Che ora intende ascoltarle per fare luce su elementi presenti nei fascicoli sin dai primi momenti. 

I nomi di Gualmini e Moretti erano stati accostati al caso già dal 9 dicembre 2022, quando i blitz in sequenza della polizia - accompagnati dalle immagini di valigie piene di contanti - avevano portato agli arresti di ex eurodeputati eccellenti: Pier Antonio Panzeri, considerato l'anima della presunta trama di corruzione e poi protagonista della firma di un memorandum da pentito, il suo braccio destro Francesco Giorgi, l'ex vicepresidente dell'Eurocamera, Eva Kaili, il dem Andrea Cozzolino e il socialista belga Marc Tarabella. Tutti finiti in carcere o ai domiciliari - schiacciati dalle accuse di corruzione, riciclaggio e appartenenza a un'organizzazione criminale -, ma rilasciati dopo mesi e ancora oggi in attesa di conoscere il loro destino nel quadro di un'indagine che non conosce verdetti né scadenze per i rinvii a giudizio o l'archiviazione. E che, nel frattempo, è stata segnata dall'addio di due giudici istruttori: prima quello dell'agguerrito Michel Claise - autore dei mandati d'arresto ma costretto a fare un passo indietro all'emergere di un presunto conflitto d'interessi - poi, poche settimane fa, quello della sua erede Aurélie Déjaiffe, uscita di scena ufficialmente per assumere un nuovo incarico. Il tentativo della procura belga di dare una scossa alle indagini chiedendo la revoca dell'immunità parlamentare per le due eurodeputate del Pd rappresenta la prima decisione firmata dalla nuova giudice istruttrice Pascale Monteiro Barreto

Moretti era finita sulle carte del Qatargate per la sua presunta vicinanza a Cozzolino, Tarabella e all'ex eurodeputata belga Maria Arena, che solo il mese scorso è entrata ufficialmente nel registro degli indagati seppur con la sola accusa di associazione criminale. I quattro venivano dipinti come un "quadriumvirato" capace di agire con "precisione, attenzione ed efficacia" per favorire gli interessi del Qatar. Tutte accuse che la dem aveva da subito respinto con fermezza. E anche Gualmini era finita nel fascicolo all'indomani dell'audizione al Parlamento europeo del ministro del Lavoro del Qatar, Ali bin Samikh Al Marri, svoltasi il 14 novembre 2022. L'ipotesi, stando a fonti giudiziarie, è che le due vengano interrogate per chiarire alcuni punti rimasti in sospeso, senza tuttavia che siano emerse fin qui nuove prove. La delegazione europea del Pd, dal canto suo, ha subito fatto quadrato intorno alle deputate, esprimendo solidarietà unanime e apprezzando la scelta di autosospendersi dal gruppo S&d. Una decisione, ha evidenziato la squadra di Nicola Zingaretti, presa "per evitare ogni forma di strumentalizzazione in una procedura aperta da anni", nell'auspicio che "si proceda per accertare e fare piena chiarezza sui fatti". 
 

La richiesta della procura giace ora sul tavolo dell'ufficio della presidenza dell'Eurocamera. Sarà la presidente Roberta Metsola ad annunciarla in apertura della sessione plenaria del 10 marzo a Strasburgo, prima di indirizzare il dossier sotto la lente della commissione Affari giuridici. Dall'esame - e dal voto - degli eurodeputati si dipanerà un nuovo capitolo di un'inchiesta che resta ancora senza un orizzonte chiaro anche per l'esito del riesame sui metodi degli 007, finiti a loro volta sott'indagine. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza