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Unione-Spd verso il governo, intesa su difesa e debito

Unione-Spd verso il governo, intesa su difesa e debito

Accordo anche su un piano da 500 miliardi per le infrastrutture

BERLINO, 04 marzo 2025, 22:20

Fernando D'Aniello

ANSACheck
Parliamentary groups of parties meet at the German parliament © ANSA/EPA

Parliamentary groups of parties meet at the German parliament © ANSA/EPA

Alla Germania servono soldi e servono subito: per la difesa, certo, ma non solo. E socialdemocratici e conservatori hanno trovato la quadra per garantire investimenti per centinaia di miliardi. Sono le diciannove quando i quattro protagonisti dei colloqui per formare un'alleanza di governo si presentano alla stampa: ci sono Friedrich Merz per la Cdu e Markus Soeder della Csu, la Spd è rappresentata dai suoi due co-presidenti, Lars Klingbeil e Saskia Esken. È al futuro cancelliere Merz che spetta annunciare l'esito dei colloqui dove in ballo c'è il futuro governo, ma ci sono scadenze che non aspettano, alcune decisioni vanno prese subito.

Merz non ci gira intorno: dopo quello che è successo alla Casa Bianca tra Trump e Zelensky bisogna mettere mano alla difesa continentale, la Germania deve dare un segno, prima possibile. Il leader conservatore annuncia la scelta di non computare nel freno al debito gli investimenti per l'esercito e la difesa di oltre un punto percentuale del Pil. Per questo serve una modifica costituzionale e Merz è stato chiaro: "Whatever it takes", assicura citando Mario Draghi. Così già la prossima settimana potrebbe essere convocato il Bundestag uscente, cioè nella composizione della legislatura che si sta per concludere, anche perché, numeri alla mano, la maggioranza qualificata per cambiare la costituzione è più semplice da raggiungere nel vecchio parlamento. Nel nuovo, invece, che deve ancora insediarsi, andrebbe trovato un accordo o con l'ultradestra di Afd o con la Linke.

In cambio Merz deve concedere qualcosa ai socialdemocratici, che sin dall'inizio hanno detto di non poter accettare che le questioni sociali siano sacrificate per le spese alla difesa: "La gente non capirebbe". E allora ecco il piano di 500 miliardi di investimenti per le infrastrutture, anche questo un fondo speciale, per i prossimi dieci anni, da ancorare alla costituzione. Markus Soeder lo chiama il "patto per la Germania", per lui c'è da mettere mano soprattutto alla questione energetica, per Klingbeil il fondo serve per "strade, ponti, ferrovie, digitalizzazione, scuole, asili". I dettagli andranno limati, certo, e ci sarà ancora da discutere, anche duramente, ma gli annunci di oggi sembrano rendere i colloqui futuri in discesa. E non è un caso che Klingbeil può anche annunciare che c'è un accordo per la riforma del freno al debito entro la fine dell'anno. Anche la Bundesbank ha pubblicato uno studio con una moderata riforma della rigidità fiscale tedesca, seppur all'interno dei parametri europei esistenti. Klingbeil si è detto "soddisfatto", Saskia Esken si è concessa una frecciata a Soeder: "Sembra che pensi che i colloqui siano già finiti, non siamo ancora a questo punto". Merz ha sorriso, ha ricordato che i colloqui non sono stati privi di difficoltà ma ha ringraziato i tre colleghi "per essere andati sempre al centro delle questioni". La sensazione è che oggi siano state gettate le fondamenta del nuovo governo. 

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