Dopo un periodo di alcuni
mesi di relativa calma sociale il governo argentino di Javier
Milei dovrà affrontare un autunno (australe) che si preannuncia
caldo sul fronte delle proteste.
E i gravi scontri tra polizia e dimostranti registrati la
settimana scorsa a Buenos Aires durante una manifestazione a
sostegno dei pensionati potrebbero trasformarsi solo nel
preludio di una stagione di tensioni.
Già questo mercoledì si terrà una nuova grande dimostrazione
contro i tagli alle pensioni con l'adesione di numerose
organizzazioni di categoria mentre il governo ha annunciato che
agirà duramente per reprimere ogni tipo di disordine.
Il calendario delle proteste prosegue il 24 marzo con la
tradizionale manifestazione per la giornata della Memoria, della
Verità e la Giustizia che commemora i crimini commessi dalla
dittatura militare e, anche in questo caso, il rischio è che
l'evento si trasformi in una dimostrazione anti-governativa.
A questo si aggiunge l'annuncio di ieri del principale
sindacato argentino - la Confederazione generale del lavoro
(Cgt) - su uno sciopero generale contro la politica economica
del governo indetto per l'8 aprile, il terzo convocato da
dicembre del 2023, data di inizio della presidenza Milei.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA