Magallí Meda, Claudia Macero,
Pedro Urruchurtu, Omar González e Humberto Villalobos, i cinque
ex consiglieri della leader dell'opposizione María Corina
Machado rifugiati nell'ambasciata argentina a Caracas dal 20
marzo del 2024 hanno fatto per l'ennesima volta appello alla
comunità internazionale affinché si mobiliti per i salvacondotti
che consentirebbero loro di lasciare la sede diplomatica.
In un comunicato diffuso oggi sui loro social network, i
cinque denunciano che sono da "400 giorni senza salvacondotti e
da 5 mesi sotto assedio, senza servizi di base", aggiungendo che
"davanti agli occhi del mondo, si torturano e si violano i
diritti umani in un'ambasciata trasformata in prigione".
"La terribile situazione a cui siamo sottoposti in modo
crudele, essendo innocenti, segna un gravissimo precedente
attraverso la violazione sistematica di principi fondamentali
come l'asilo diplomatico", si legge nel comunicato, che segnala
come si stiano violando le "convenzioni di Caracas sull'Asilo
Diplomatico" e quella "di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche".
E, per questo "dall'Ambasciata argentina a Caracas, sotto la
rappresentanza del Brasile", continuano i 5 nel comunicato
"facciamo un nuovo appello URGENTE ai paesi firmatari (delle
convenzioni di Caracas e di Vienna) per la grave situazione che
si vive qui, dove ci troviamo".
Dopo avere ricevuto subito l'asilo politico
dall'Argentina, da oltre 14 mesi il governo del presidente
Maduro, che accusa i 5 di cospirazione contro la patria, si
rifiuta di emettere i salvacondotti che garantirebbero loro
un'uscita sicura dal Venezuela.
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