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A Zurigo un incontro sulla narrativa post-apocalittica

A Zurigo un incontro sulla narrativa post-apocalittica

A cura dell'Istituto Italiano di Cultura

ROMA, 19 marzo 2025, 13:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Giovedì 20 marzo, alle 19.00, al Lavaterhaus, l'Istituto Italiano di Cultura di Zurigo presenta un incontro sulla narrativa post-apocalittica con Valentina Sturli e con la moderazione di Francesco Ziosi.
    Un Paese bello come l'Italia si immagina difficilmente come sfondo per un racconto post-apocalittico, genere che invece conosce una tradizione molto solida nella lettura inglese e poi americana, da Mary Shelley fino a Cormac McCarthy. Eppure, nel XXI secolo, complici forse prima alcuni stravolgimenti geopolitici (11 settembre), poi la presa di coscienza dei cambiamenti climatici e da ultimo la pandemia e il rientro nella guerra negli orizzonti del reale prossimo, anche in Italia sono fiorite tante scritture, non solo romanzesche, ispirate al mondo dopo la catastrofe. Un progetto dell'Università di Chieti-Pescara ci sta lavorando sopra, a partire da testi di autori come Niccolò Ammaniti, Ermanno Cavazzoni, Maria Rosa Cutrufelli, Davide Longo, Laura Pariani, e molti altri.
    Valentina Sturli è ricercatrice di Letterature Comparate presso il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell'Università "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara. Studia soprattutto teoria della letteratura e le sintonie/distonie tra la letteratura italiana e quella francese. È Principal Investigator del progetto "PANIC - Post-Apocalyptic Narratives in Italian Culture", finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR).
   

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