L'ambasciatore d'Italia a
Zagabria, Paolo Trichilo, si è recato nelle località di Vukovar
e Ilok, situate nella Regione più orientale della Croazia.
Nella prima località - riferisce l'Ambasciata in una nota -
Trichilo ha inaugurato al museo civico la mostra sul design e
sul marchio italiani con materiali del museo del Marchio
italiano di Napoli e una selezione di mobili coniuganti
l'eleganza del "Made in Italy" con la produzione sostenibile.
Negli incontri con le autorità locali è stata affermata la
comune volontà di rafforzare la collaborazione in ambiti di
reciproco interesse, a cominciare dallo sviluppo economico, il
turismo, la cultura. In particolare, il presidente della Regione
di Vukovar e Srijem ha evidenziato l'aumento di quasi il 40% di
turisti italiani nell'ultimo anno.
A Ilok, località con forti legami storici con l'Italia,
l'ambasciatore ha visitato il Palazzo Odescalchi, sede del
locale museo civico, realizzato dalla famiglia nobiliare nei
possedimenti datigli in dono dall'imperatore Leopoldo I
d'Asburgo come ricompensa per il ruolo avuto nella battaglia di
Vienna (1683) contro gli Ottomani. Un altro importante legame
storico con l'Italia è il fatto che Ilok è stato il luogo di
morte di San Giovanni di Capestrano, cui è intitolata la sua
chiesa principale.
La missione si è conclusa con una visita all'azienda
Adriatica Dunav, facente parte del gruppo italiano Adriatica K,
leader internazionale nel settore della produzione e
commercializzazione di fertilizzanti, che a Vukovar ha il suo
unico impianto produttivo all'estero (oltre a quelli situati in
Italia). L'ambasciatore è stato accolto dal dr. Massimo Ferro,
tra l'altro già deputato e senatore, attualmente membro del
consiglio di Amministrazione dell'Ice, il quale ha illustrato le
strategie di crescita del gruppo che nel mondo dispone di 8
filiali in tutti i continenti.
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