Ore frenetiche in casa Rai per provare a trovare un'intesa sulle nomine alle testate, che ormai da mesi sono in attesa di una guida stabile. Nell'ordine del giorno del cda convocato per giovedì 6 marzo, dopo lo slittamento dell'appuntamento previsto la scorsa settimana, non compaiono le votazioni sulle direzioni, ma l'amministratore delegato Giampaolo Rossi è al lavoro per provare a chiudere la questione entro domani. Il termine ultimo per presentare i curricula ai consiglieri è fissato alle 10, a 24 ore dalla riunione.
A pesare sono le divisioni all'interno della maggioranza e in particolare le frizioni tra Fratelli d'Italia e Lega sulle caselle da assegnare. Secondo il partito della premier, infatti, gli alleati sono sovradimensionati rispetto all'attuale peso elettorale e dovrebbero fare qualche passo indietro. Una visione non condivisa dagli uomini del Carroccio, che non intendono lasciare le loro posizioni e puntano anche a ottenere qualche ruolo di peso nelle direzioni di genere, attualmente occupate dall'opposizione.
In questo contesto, con un malumore crescente in azienda a causa dello stallo, Rossi sta cercando di comporre il puzzle e si attende un suo segnale per capire se finalmente ci sarà il via libera. Un'ipotesi potrebbe essere sbloccare, in primo luogo, i casi più urgenti, mettendo fine agli interim al Tg3, alla Tgr e a Rai Sport, per poi varare più avanti un pacchetto più ampio su generi e altre testate. I veti incrociati e le diffidenze reciproche sembrano, però, frenare questa soluzione.
Oggetto del contendere è in primo luogo la Tgr, affidata ad interim a Roberto Pacchetti che la Lega vorrebbe confermare in via definitiva. Secondo Fratelli d'Italia, però, sono troppe due testate per il Carroccio, che può contare anche su Francesco Pionati al Giornale Radio, che è in uscita a luglio, e per questo propone Nicola Rao per la testata regionale. Al tg della terza rete in pole position c'è la conferma di Pierluca Terzulli, a cui è stato affidato l'interim, mentre Riccardo Pescante, sponsorizzato da Forza Italia, potrebbe ottenere la direzione di Rai Sport, ora guidata ad interim da Massimiliano Mascolo.
In stand by c'è anche la possibile conferma di Paolo Petrecca a Rainews, il cui mandato è scaduto a novembre. I tentativi di sostituzione si sono, per il momento, infranti nell'opposizione di Fratelli d'Italia. Oggi, però, il direttore è stato sfiduciato dalla redazione che si è schierata contro la sua gestione con l'83% delle preferenze. Sono stati 132 i voti contrari e 12 quelli a favore, gli iscritti a Unirai non hanno partecipato al voto e i non votanti sono stati 52. A provocare nuovi malumori tra i redattori il titolo sulla "Assoluzione per Delmastro", andato in onda prima della condanna del sottosegretario e rivelatosi quindi sbagliato. Ora l'opposizione e l'Usigrai chiedono al vertice aziendale di tenere conto della posizione dei giornalisti e procedere con la sostituzione.
Il confronto potrebbe proseguire anche in serata e bisognerà attendere, probabilmente, domani mattina per capire se Rossi deciderà di procedere con le nomine. In azienda aumenta l'insofferenza e l'Usigrai, che oggi ha protestato per la scelta dell'azienda di decidere in maniera unilaterale le modalità di smaltimento degli arretrati di ferie e riposi, appare sempre sul piede di guerra. C'è tensione anche in Commissione di Vigilanza, dove l'opposizione attende una risposta da parte dell'Ad Rai sulla sua convocazione in audizione, contestata però dalla maggioranza che non la ritiene in linea con i regolamenti. In assenza di confronto con la bicamerale, un passo avanti sulle nomine potrebbe far peggiorare ulteriormente il clima.
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