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Il programma di Leone XIV, giustizia sociale e stop ai conflitti

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Il programma di Leone XIV, giustizia sociale e stop ai conflitti

Più bergogliano dei vescovi Usa, conservatore sui diritti civili

CITTÀ DEL VATICANO, 08 maggio 2025, 21:25

di Fausto Gasparroni

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Il nuovo Papa Leone XIV - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il nuovo Papa Leone XIV - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'espressione bonaria e leggermente commossa, la voce affabile di un consumato pastore, ma già le idee ben chiare di un vero e proprio programma di pontificato, con un punto al primo posto: la pace. Quello che è stato il più bergogliano dei vescovi americani, Robert Francis Prevost, è diventato papa Leone XIV, riprendendo il nome che era stato di Leone XIII, il Papa che con la Rerum Novarum fondò la moderna dottrina sociale della Chiesa.

Una scelta che dice moltissimo su questo nuovo Pontefice, non ancora settantenne (compirà 70 anni il prossimo 14 settembre), originario di Chicago e come tale primo nordamericano nella storia del papato, che supera così anche quella sorta di resistenza della Chiesa cattolica, finora molto radicata, ad affidare la propria guida a un presule proveniente dalla superpotenza Usa.

I tempi evidentemente, anche in questo, sono cambiati. Ma Prevost possiede quel profilo appunto 'sociale' e di vicinanza ai poveri e sofferenti maturato in tanti anni di attività missionaria in Perù, dove è stato vescovo di Chiclayo, e assumendo in seguito, oltre alla guida del Dicastero per i vescovi su mandato di Bergoglio e con atteggiamento fraterno e responsabile, anche la presidenza della Pontificia commissione per l'America Latina. Tratti della sua esperienza che in questo momento mettono l'accento su una sua linea di continuità con l'argentino papa Francesco.

Pur essendo citato tra i 'papabili', alla vigilia l'agostiniano Prevost non era tra i più quotati, ma le sue azioni sono cresciute nei giorni e soprattutto in questi ultimi, tanto che la sua elezione è stata poi molto veloce, al secondo giorno e quarto scrutinio - anziché al quinto come papa Bergoglio - soppiantando così candidati di cui in precedenza si parlava di più: in primo luogo gli italiani Pietro Parolin, Pierbattista Pizzaballa e Matteo Zuppi. Ma per il ritorno di un italiano sul soglio di Pietro bisognerà attendere ancora molti anni.

La nomina di Prevost può dirsi una soluzione di mediazione e di compromesso tra varie anime della Chiesa che lui è riuscito a compattare, facendo trovare un'unità: è ritenuto una progressista su vari temi, come l'accoglienza dei migranti, il mutamento climatico e la vicinanza ai poveri, e più conservatore ad esempio su questioni relative ai diritti civili.

Intanto, il programma del nuovo Papa è già tutto nel suo discorso di saluto dalla Loggia di San Pietro, che per sicurezza ha voluto leggere, quasi tutto in italiano e in piccola parte in spagnolo. In primo piano, in questi tempi di guerre diffuse nel globo, di divisione e frammentazione a livello planetario, la prima questione resta appunto la fine dei conflitti.

Papa Leone ha parlato di "pace disarmata" e "pace disarmante, umile e perseverante". Ha ricordato l'ultima benedizione a Roma e al mondo interno di papa Francesco nella domenica di Pasqua, il giorno prima di morire, volendo così dare il sue seguito a quella stessa benedizione. L'invito è stato anche ad aiutarsi gli uni e gli altri a "costruire ponti", "con il dialogo con l' incontro, unendoci tutti, per essere un solo popolo, sempre in pace". Il nuovo Pontefice ha voluto ricordare la volontà di "camminare insieme", come "Chiesa unita", una Chiesa missionaria, che ancora "costruisce ponti".

 Propositi che più bergogliani non si potrebbe, il che non può non far prevedere un percorso di continuità, anche se nel rinnovamento di atteggiamenti magari più posati, più meditati, con uno stile forse meno travolgente e mediatico di quello del predecessore, a cui però Prevost non ha mancato di indirizzare il suo "grazie". E non ha mancato neanche di citare la "Chiesa sinodale", il che lascia intendere che anche questo grande cantiere aperto da Francesco non sarà fatto esaurire.

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