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Pizzul: 'Tutto molto bello' 'Ed è gol', le frasi cult

Pizzul: 'Tutto molto bello' 'Ed è gol', le frasi cult

'Grappolo d'uomini' o 'cincischia': espressioni diventate celebri

ROMA, 05 marzo 2025, 15:22

Redazione ANSA

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E ' morto Bruno Pizzul, icona del giornalismo sportivo - RIPRODUZIONE RISERVATA

E ' morto Bruno Pizzul, icona del giornalismo sportivo - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Signori all'ascolto, buonasera. Siete collegati in diretta con lo stadio...". Cominciavano così le telecronache di Bruno Pizzul: un rito che raccoglieva l'Italia, con le sue liturgie ed il suo repertorio di frasi diventate celebri. "Partiti!" era la parola d'ordine per il calcio d'inizio. Tra le più emblematiche quel "Tutto molto bello", o un "grappolo di uomini", "una sventola da fuori", "bandolo della matassa" alcune delle più celebri, divenute patrimonio del linguaggio non soltanto sportivo. Telecronaca che conduceva da solo: Pizzul ha sempre detto di non amare la seconda voce.

Tanti, appassionati di calcio e non, hanno provato almeno una volta ad imitare una sua telecronaca, ricorrendo ad una delle sue celebri espressioni. Quando una squadra segnava, Pizzul asseriva perentorio: "Ed è gol!". Un'espressione divenuta così familiare da essere inserita nei videogiochi. Impossibile dimenticare poi il "ha problemi a girarsi" ed il "cincischia" che usava quando un giocatore perdeva tempo.

Tante frasi sono legate a momenti particolari. "Parte Donadoni...Ahi!", disse con signorilità commentando il rigore sbagliato durante Italia-Argentina a Italia '90. Gli azzurri uscivano in semifinale dal Mondiale in Italia. La stessa compostezza che quattro anni dopo ebbe per la finale persa ai Mondiali Usa '94: "Il Brasile è campione del mondo. Purtroppo, ancora una volta ai rigori, la Nazionale italiana esce sconfitta". Quel Mondiale fu anche quello del Dino... Roberto... ancora Dino", che usava per chiamare i due Baggio.

Anche agli Europei l'Italia e Pizzul sfiorarono la vittoria.

In finale si arrivò dopo una partita tiratissima contro i padroni di casa dell'Olanda. Così commentò il celebre rigore "a cucchiaio" di Francesco Totti: "Ha rischiato... l'impossibile! Ha beffato Van Der Sar con un tiretto: Panenka aveva fatto lo stesso nella finale europea tra Jugoslavia e Cecoslovacchia".

Nel 2002 l'ultima telecronaca della Nazionale: la sconfitta per 1-0 a Trieste con la Slovenia. "Ringraziamo comunque i ragazzi per le emozioni che ci hanno dato. È stato un piacere raccontare la Nazionale, nonostante tutto". Per la Rai ha commentato i grandi successi del Milan di Sacchi in Europa. Ma la sua voce è legata anche alla tragedia del 1985 allo stadio Heysel di Bruxelles. "Ci dicono che si dovrebbe comunque giocare, non so con quale spirito i giocatori scenderanno in campo. Giocare con queste cifre è inaccettabile. Mi pare una decisione assurda ed è chiaro che il risultato non avrebbe comunque importanza. Commenterò con tono asettico questa partita", disse. E così fece. 
   

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