"Ci possiamo attendere una Nazionale
che combatte millimetro per millimetro. Una Nazionale che si è
messa al centro dell'attenzione e ci vuole restare". Il
direttore tecnico Antonio La Torre parla dall'arena Omnisport di
Apeldoorn durante l'allenamento ufficiale della vigilia, a poche
ore dall'inizio degli Europei indoor in Olanda (da giovedì a
domenica), il primo appuntamento di spicco della stagione di
atletica azzurra.
"Detto con affetto, quasi non ci si accorge che non c'è
nessuno dei campioni olimpici di Tokyo - dichiara La Torre - È
merito di tutto il lavoro fatto ed è evidente che ci sia una
grandissima vivacità nel movimento: è in corso un ricambio
generazionale, e credo che lo sparo di partenza di questa
edizione lo abbiano idealmente dato i nostri juniores e allievi
che hanno vinto il triangolare di Metz in casa dei francesi
nello scorso weekend. È la conferma che, dalla base fino al
vertice, c'è tanto talento umano e atletico".
Due medaglie olimpiche nella squadra azzurra di Apeldoorn:
"Mattia Furlani e Andy Diaz possono dare il 'la' a questa
spedizione - sottolinea il Dt - Mattia è un ragazzo di vent'anni
che si prende tutte le proprie responsabilità. Andy ha una
storia bellissima e in Italia ha trovato assistenza tecnica e
umana importante. Penso a Leonardo Fabbri e Zane Weir, sembra un
derby ma non darei nulla per scontato. Penso a Zaynab Dosso che
vuole ribadire tutte le cose belle che ci ha fatto vedere. A
Lorenzo Simonelli che è salito sull'aereo all'ultimo minuto e
vuole riscattare quella maledetta semifinale di Parigi. A
Larissa Iapichino che su questa pedana può tirar fuori il meglio
di sé: sono convinto che sarà un'atleta di punta per tutto
l'anno. Ma voglio anche vedere come se la caveranno in questo
contesto i quattrocentisti Luca Sito e Alice Mangione, e il
giovane Matteo Sioli alla prima esperienza con la Nazionale
assoluta".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA