L'Unicef e i suoi partner nella
Repubblica Democratica del Congo (Rdc) stanno fornendo acqua
potabile salvavita a 700.000 persone al giorno - di cui circa
364.000 bambini - nella principale città orientale di Goma, dopo
le interruzioni della fornitura idrica durante i combattimenti.
L'intenso conflitto di fine gennaio ha lasciato molti dei 2
milioni di residenti della città, un terzo dei quali sfollati di
recente, senza accesso all'acqua potabile, ai servizi igienici e
all'elettricità, precisa il Fondo dell'Onu per l'infanzia in un
comunicato.
Nonostante il deterioramento della situazione della
sicurezza, l'Unicef ha risposto immediatamente trasportando
acqua a tre strutture sanitarie, tra cui il Virunga General
Referral Hospital, che ha curato circa 3.000 pazienti feriti.
Sono stati inoltre distribuiti kit medici ai centri sanitari
sovraccarichi di pazienti per curare 50.000 persone.
Circa 700.000 persone hanno ora accesso quotidiano all'acqua
dopo che l'Unicef e la missione dell'Onu nel Paese, Monusco,
hanno fornito 77.000 litri di carburante. Tuttavia, molti si
affidano ancora a forniture non trattate provenienti
direttamente dal lago Kivu.
L'Unicef e i partner hanno allestito più di 50 depuratori
lungo la costa per trattare l'acqua del lago, rifornendo 56.000
persone al giorno. Negli ultimi dieci anni, il colera ha ucciso
oltre 5.500 persone nella Rdc, dove solo il 43 per cento della
popolazione ha accesso ad almeno un servizio idrico di base e
solo il 15 per cento ha accesso a servizi igienici di base,
conclude il comunicato.
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