"La maggioranza di governo ha aperto
una campagna che intossica il dibattito pubblico sui referendum
dell'8 e 9 giugno. L'invito ad astenersi e rimanere a casa mina
la salute della nostra democrazia, già pesantemente provata da
politiche liberticide e repressive promosse dal governo Meloni".
Così in una nota congiunta Angelo Bonelli, Giuseppe Conte,
Nicola Fratoianni e Elly Schlein. "È una sprezzante esortazione
al disinteresse per le questioni pubbliche - aggiungono - che
incidono sulla vita quotidiana di tutti i cittadini. Il
referendum è uno strumento civico che offre a tutti gli aventi
diritto al voto la possibilità di decidere e cambiare. Aver
scelto di lavorare affinché i cittadini rinuncino a questa
opportunità è pericoloso e irresponsabile, un atto di sabotaggio
antidemocratico. Per questo saremo presenti in piazza a Roma il
19 maggio all'iniziativa promossa dalla Cgil "Il voto è
libertà". "Quello dell'astensione - si legge ancora nella nota -
oggi è già il fronte che riscuote più successo in ogni tornata
elettorale e contrastare questa deriva, coinvolgendo i cittadini
e spronandone attivismo e partecipazione, è l'imperativo morale
a cui la politica non può e non deve sottrarsi".
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