Siti Internazionali
Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
Temi caldi
Condividi
- RIPRODUZIONE RISERVATA
È Claudio Bisio il protagonista della
nuova puntata di "Stories", il ciclo di interviste ai principali
interpreti dello spettacolo di Sky TG24. Ospite del
vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di
Roberto Contatti, l'attore e regista si racconta in "Claudio
Bisio - Mi ricordo di un ricordo spero che non me lo scordo", in
onda lunedì 16 ottobre alle 21 su Sky TG24 e sempre disponibile
On Demand. Al cinema con il suo primo film da regista dal titolo
L'ultima volta che siamo stati bambini, tratto dall'omonimo
romanzo di Fabio Bartolomei: "Mi ha fulminato la semplicità di
questa storia che è di fantasia, però immersa in una situazione
più che reale, anche tragica", spiega Bisio. Roma, estate 1943.
Quattro bambini giocano alla guerra mentre attorno esplodono le
bombe della guerra vera. Tra loro nasce "la più grande amicizia
del mondo", impermeabile alle divisioni della Storia. "Avere dei
bambini come protagonisti ci ha permesso, sia al romanziere che
allo sceneggiatore che a me, che poi l'ho girato, di non essere
ideologici e non essere a tema, non è questo lo scopo del film,
è un'avventura di questi tre bimbi". Nella chiacchierata di
quaranta minuti c'è tutto Claudio Bisio: dagli inizi al Derby a
Zelig ("Parlammo del locale e poi da lì nacque tutto"). Al
Teatro Elfo di Milano dove Salvatores lo scelse per "Sogno di
una notte di mezza estate" di Shakespeare versione musical. Fino
al successo internazionale con 'Mediterraneo' che vinse l'Oscar:
"Quella è stata un'emozione forte, forte, forte". "Gabriele non
se ne accorse subito di aver vinto. Mi ha raccontato dopo che,
scaramanticamente anche lui pensava che non sarebbe mai successo
ma, nel caso, era pronto a sentire "Mediterraneo"
eventualmente…" "invece la prassi è che non viene detto il
titolo del film e Sylvester Stallone - che quell'anno era
deputato a leggere il vincitore - disse "The winner is Italy'
con la sua pronuncia e nelle immagini si vede che Gabriele non
ha capito e non si è alzato subito". E poi la carriera
cinematografica, il connubio artistico con Elio le storie tese e
la Gialappa's e tantissimi altri ricordi. E anche un'anteprima:
"Il prossimo anno saranno 15 anni dall'uscita di "Benvenuti al
sud" e con Alessandro Siani stiamo pensando a un terzo capitolo.
Non sappiamo neanche noi se abbiamo già raccontato tutto tra
Nord e Sud, non c'è ancora la sceneggiatura. Stiamo
raccontandocela". Ma ci sarà anche spazio per la sfera
personale, dall'infanzia alla scuola. E alla domanda se potesse
tornare indietro nel tempo quale emozione vorrebbe rivivere, la
sua risposta è stata: "Quando è nata la mia prima figlia. Mia
moglie ha insistito e ha voluto fare il parto in casa, con
un'associazione di ostetriche, tutta accudita bene, però in
casa. E io ero lì. Quindi la fatica e la gioia di vedere la vita
che nasce. Questa è una cosa indimenticabile, anche per il
secondo figlio, ma la prima volta ti rimane lì così". Durante la
messa in onda dell'intervista comparirà un QR Code che
permetterà, inquadrandolo con la telecamera del proprio
smartphone, di accedere a una serie di contenuti speciali
dedicati all'artista, disponibili sul sito skytg24.it. Tutte le
interviste di "Stories" sono anche proposte tra i podcast di Sky
TG24, sul sito skytg24.it e sulle principali piattaforme di
podcasting.
Condividi
Notizie ANSA Scegli l’informazione di ANSA.it
Abbonati per leggere senza limiti tutte le notizie di ANSA.it
Abbonati oraANSA Corporate
Se è una notizia,
è un’ANSA.
Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.
Resta connesso
Ultima ora