L'arazzo millefiori, l'angelo
ligneo di Giovanni Pisano, le tempere murali di Giovanni
Boldini: questi alcuni dei capolavori che tornano visibili al
pubblico nel Museo dell'Antico Palazzo dei Vescovi di Pistoia,
dopo restauri e lavori di ampliamento. Da domani, con l'evento a
ingresso libero 'Museo aperto', a partire dalle 18:30 Pistoia
Musei apre la sua sede di piazza del Duomo con un nuovo
percorso espositivo: opere già accolte in passato in questi
spazi e dipinti finora non esposti al pubblico.
Accanto alle sale del percorso che torna ad accogliere i
visitatori, continua un vero e proprio cantiere sostenuto da
Fondazione Caript per completare la progettazione museografica e
la riqualificazione di questo edificio storico. Entro l'estate
del 2024, infatti, l'area archeologica nel piano interrato del
palazzo tornerà fruibile con un progetto innovativo a cura di
Pistoia Musei, grazie anche a risorse ottenute partecipando a un
bando Pnrr. Il passo successivo, nel corso del 2026, sarà infine
il riallestimento completo del Museo.
L'itinerario che si inaugura domani interessa i primi tre
piani dell'edificio e accoglie un importante nucleo di opere
dalle collezioni di Fondazione Caript, Chiesa Cattedrale di
Pistoia e Intesa Sanpaolo: un'importante urna etrusca in
alabastro, sculture e oreficerie medievali, dipinti del Seicento
fiorentino raccolti da Piero ed Elena Bigongiari e due grandi
tele di Giacinto Gimignani, notevole interprete pistoiese del
Barocco. A questi capolavori si affianca l'architettura del
palazzo con preziosi spazi come la sagrestia di San Jacopo
citata da Dante nell'Inferno, la cappella di San Nicola, i cicli
di affreschi medievali, il sopraportico della Cattedrale con
affaccio sul Battistero e su piazza del Duomo.
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