Firenze celebra il genio artistico
di Giovan Battista Foggini (1652-1725) con una mostra
monografica, che si terrà a Palazzo Medici Riccardi dal 10
aprile al 9 settembre. L'esposizione, 'Giovan Battista Foggini -
Architetto e scultore granducale' ideata e curata da Riccardo
Spinelli con il coordinamento scientifico di Valentina Zucchi,
curatrice del museo di Palazzo Medici Riccardi, è organizzata in
occasione del terzo centenario della sua morte: attraverso una
selezione di oltre 80 tra sculture, disegni e manufatti, viene
ripercorsa la carriera di Foggini.
L'esposizione si apre con opere relative all'attività
giovanile dell'artista, segnata dalla formazione a Roma
all'Accademia fondata da Cosimo III. Segue una sezione dedicata
alla scultura in bronzo, che accoglie numerosi bronzetti
ispirati alla letteratura antica, in particolare alle
Metamorfosi di Ovidio. In una delle sale sono visibili due degli
otto ritratti di Casa Medici scolpiti da Foggini per il
cardinale Francesco Maria de' Medici, presente in effige,
assieme a quella del cardinale Leopoldo (prestito del Museo del
Louvre). I visitatori potranno anche vedere la mostra
fotografica 'La Firenze di Foggini. Sguardi di Paolo Bacherini'.
Per la sindaca della Città metropolitana Sara Funaro la
mostra è, "per certi versi, anche un omaggio di Palazzo Medici
Riccardi a colui che, progettando per Francesco Riccardi il
nuovo scalone monumentale, ha salvato dalla distruzione la
cappella di Benozzo Gozzoli". Funaro ha anche evidenziato come
Foggini, "contratto il vaiolo all'età di sette anni, ne rimase
segnato per tutta la vita. Nonostante la grande debolezza negli
arti inferiori e la persistenza degli effetti di
quell'infezione, riuscì a trovare la strada per esprimere, fin
da adolescente, la sua originale capacità artistica che ne fa un
grande maestro del tardo barocco, e non solo".
L'esposizione, ha aggiunto Zucchi, "rinnova l'impegno nel
restituire" la "conoscenza dei grandi artisti che hanno
gravitato intorno a Palazzo Medici Riccardi dal Rinascimento in
poi". Spinelli osserva come Foggini fu una personalità artistica
che permeò di sé molti dei campi dell'espressione figurativa
della Firenze degli 'ultimi Medici', qualificandosi alla stregua
di un Bernini 'cittadino'".
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