Parere sfavorevole della Regione
Toscana al progetto di parco eolico in Maremma, nei comuni di
Scansano e Magliano (Grosseto) proposto dal Gruppo Visconti
Scansano srl. La deliberazione della Giunta regionale si
inserisce nell'ambito del procedimento di Via di competenza
statale per l'installazione di 11 aerogeneratori di potenza pari
a 7,2 MW ciascuno, per una produzione di energia pari a circa
221,76 GWh/anno, con una lunghezza della pala pari a 84 metri e
un'altezza complessiva fuori terra di 200 metri.
In una nota della Regione si spiega che la Giunta toscana "ha
espresso la propria impossibilità a escludere un impatto
negativo del progetto su paesaggio, beni culturali,
infrastrutture ed aspetti socio-economici visti i parerei
sfavorevoli espressi dai Comuni di Scansano e Magliano, le
criticità segnalate dalla Provincia di Grosseto, le interferenze
con le risorse idriche evidenziate sia dal settore regionale
forestazione che dall'Autorità idrica toscana e dall'Acquedotto
del Fiora, i monitoraggi e le altre prescrizioni e integrazioni
richieste dal settore regionale tutela, riqualificazione e
valorizzazione del paesaggio, dal Genio civile Toscana sud, da
Arpat, dal settore regionale tutela della natura e del mare e
dal settore Vas e Vinca, e vista inoltre l'istruttoria regionale
fatta dal settore Via (datata marzo 2025) che non esclude
impatti negativi del progetto a livello paesaggistico, sulle
aree boscate, nella tutela delle specie animali e vegetali delle
aree naturali protette, sulla viabilità locale nella fase di
cantiere e sulla componente socio-economica (dato che nell'area
interessata è fortemente diffuso l'agriturismo)". La Giunta
regionale ha infine deliberato la trasmissione al ministero
dell'Ambiente e della sicurezza energetica del proprio parere
negativo, oltre al parere degli altri soggetti coinvolti e agli
studi che hanno motivato la propria decisione. "La Toscana non è
contro l'eolico - commenta il governatore Eugenio Giani -, ma
ogni concessione deve essere ponderata e in questo specifico
caso l'attività istruttoria ha fatto emergere impatti non
sostenibili su paesaggio, biodiversità ed economia locale. La
Toscana è per l'energia verde, ma è soprattutto per uno sviluppo
ragionato, dove fonti rinnovali e tutela del paesaggio
proseguono di pari passo, indissolubilmente intrecciate".
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