'Prevenire l'autismo? Prospettive di
intervento preventivo nei bambini a rischio o con primi segni di
autismo': questo il tema del convegno organizzato per il 6
giugno prossimo nell'auditorium della Fondazione Stella Maris di
Pisa, struttura che ogni anno diagnostica un disturbo dello
spettro autistico a circa 900 bambini, con una media di 20 a
settimana. L'annuncio del convegno è stato fatto dagli
specialisti dello Stella Maris alla vigilia della Giornata
mondiale della consapevolezza sull'autismo.
La possibilità di intercettare precocemente i segni di
rischio per il disturbo del neurosviluppo e mettere in atto
interventi abilitativi precoci è tra i temi, si rileva, al
centro del dibattito scientifico attuale sull'autismo e lo
Stella Maris è coinvolto in due progetti, Firrst (finanziato dal
Pnrr, che si svolge in collaborazione con l'Università e il Cnr
di Messina e con l'Iit di Rovereto) e Protect-A (finanziato da
Fondazione italiana autismo), dedicati proprio al riconoscimento
dei segni precoci e alla loro presa in carico, sia in bambini
provenienti dalla popolazione generale, sia in specifici gruppi
di bambini considerati a rischio per disturbo dello spettro
autistico. Secondo gli esperti dello Stella Maris "oggi è
possibile identificare popolazioni a rischio: "Si tratta di
bambini prematuri, o di bambini che hanno un fratello o sorella
maggiore con autismo, o che mostrano difficoltà
socio-comunicative che possono far pensare a un disturbo dello
spettro autistico: complessivamente la letteratura ci dice che
hanno un rischio del 20-30% di sviluppare autismo". "Il fine -
si spiega ancora - è proprio quello di intercettare i segni
precoci e prenderli in carico, già dalla fascia 9-15 mesi, per
attivare una promozione dello sviluppo, con coinvolgimento delle
famiglie, che possa avere ripercussioni positive sulla
plasticità cerebrale, che sappiamo essere massima a questa età".
Il ruolo dei genitori è fondamentale, si evidenzia ancora:
nell'ambito di questi due progetti, attraverso sessioni di
'gioco' supervisionate da clinici esperti, vengono guidati nella
stimolazione appropriata delle competenze socio-comunicative dei
bambini, per promuovere le potenzialità di un neurosviluppo
armonico.
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