"Welfare Inps: il
convitto di Spoleto" è stato il tema dell'incontro che
nell'ambito delle celebrazioni dei 125 anni dalla nascita
dell'Inps si è svolto nella suggestiva chiesa dei Santissimi
Simone e Giuda.
La scelta di Spoleto quale sede dell'incontro - spiega l'Inps
in una nota - è legata alla circostanza che il convitto di
Spoleto, "importante punto di riferimento nel panorama del
welfare pubblico italiano, è coevo all'Inps, essendo stato
costituito nel 1893 dall'Istituto nazionale orfani impiegati
statali.
Ai saluti istituzionali del direttore regionale Inps Umbria
Antonio Maria Di Marco Pizzongolo, sono seguiti gli interventi
dei relatori Roberto Quirino, ex convittore e studioso del
convitto, e Pietro Melissa, coordinatore tecnico edilizio Inps
Umbria. Gli interventi hanno riguardato la particolare storia
del Convitto, l'attuale organizzazione e le prospettive future.
Nella successiva Tavola rotonda, moderata da Stefano Lo Re,
dirigente del Convitto, e alla quale hanno preso parte, il
sindaco di Spoleto Andrea Sisti, i direttore centrali Inps Diego
De Felice, Stefano Quaranta e Valeria Vittimberga, il presidente
della Comunità incontro Giuseppe Lorefice e il direttore
regionale Inps Toscana Maurizio Emanuele Pizzicaroli, sono
emerse numerose riflessioni, che hanno dato spunto ad un
successivo dibattito al quale ha partecipato il nutrito pubblico
presente. Dal dibattito - si legge ancora nella nota - è emersa,
in particolare, "l'importanza dell'attività svolta a favore dei
giovani convittori, finalizzata a favorire una crescita
psicofisica serena e armoniosa".
L'obiettivo del Convitto di Spoleto - sottolinea l'Inps - è di
continuare a svolgere la sua funzione di "presidio del welfare
pubblico, fornendo fornire ai giovani l'opportunità di studiare
e crescere in ambiente moderno, confortevole e di valore".
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