"Piangiamo la morte di Papa
Francesco e, con lui, una visione del cristianesimo vicina alle
sue origini: nato per i poveri, vissuto da povero, in pace. Che
la Chiesa non disperda il suo magistero e continui a non seguire
il Mondo, ma a servirlo con coraggio, umiltà e sapienza antica e
non scacci i senza dimora dalle colonne di San Pietro". Lo ha
detto il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, commentando la morte di
papa Francesco, aggiungendo: "Non dimenticherò per il resto
della mia vita il fugace incontro con lui in cui ho visto
insieme severità e mitezza, una cultura profonda distillata in
parole semplici, dirette, penetranti come lame d'acciaio. Un
altro baluardo dell'umanità migliore si è incrinato: non basta
restare vigili, occorre contribuire a istillare, in ogni luogo,
uno spirito di Bene con una forza rinnovata, anche nel suo
nome".
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