"Se ne va una guida mite, ma
fortissima nello spirito, un uomo che ha saputo scendere dalle
cattedre per camminare accanto alla gente, in silenzio, con
umiltà e coraggio". Così il deputato valdostano Franco Manes
dopo la morte di papa Francesco.
Manes ricorda l'incontro avvenuto l'11 novembre 2024, quando
papa Francesco accolse in udienza la delegazione valdostana per
il centenario della proclamazione di San Bernardo di Aosta come
patrono degli alpinisti e degli abitanti delle Alpi.
"In quella giornata - sottolinea il deputato - il Santo Padre
seppe cogliere e valorizzare il legame profondo tra fede e
montagna, tra spiritualità e comunità resilienti. Guardava con
attenzione a chi vive nelle terre alte, riconoscendone la forza
e la fragilità".
"Papa Francesco ha lasciato un'impronta forte e indelebile,
parlando ai cuori più che alle istituzioni, portando avanti una
visione di Chiesa vicina alle persone, concreta, attenta alle
periferie geografiche e sociali. La sua voce resterà un
riferimento - aggiunge Manes - soprattutto per chi vive realtà
come la nostra, dove le distanze e le difficoltà non impediscono
di costruire comunità solidali e radicate nei valori più
profondi".
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