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Sinodo: teologo, avvenimento Chiesa più importante dopo Concilio

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Sinodo

Sinodo: teologo, avvenimento Chiesa più importante dopo Concilio

Mons.Coda,prima volta in 2000 anni coinvolto tutto popolo di Dio

CITTÀ DEL VATICANO, 12 ottobre 2021, 15:22

Redazione ANSA

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"Io penso, e non vorrei essere troppo entusiasta, che questo sia l'avvenimento ecclesiale più importante, più strategico, dopo il Concilio Vaticano II". E' quanto afferma in un'intervista a Vatican News il teologo monsignor Piero Coda, docente all'Istituto Universitario Sophia di Loppiano, membro della Commissione teologica del Sinodo 2021-2023, sul cammino sinodale appena inaugurato dal Papa in Vaticano. "Il Concilio ci ha fatto riscoprire la Chiesa come è: unità nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, comunione e missione - spiega -.
    Oggi, dopo tutto un cammino in cui abbiamo trovato nuove energie e fatto esperienza, siamo pronti a compiere un passo ulteriore.
    Oggi possiamo far diventare vita, in tutte le espressioni della comunione e della missione della Chiesa, quella partecipazione al mistero di Cristo in cui siamo inseriti in grazia del Battesimo".
    "Quindi fare un Sinodo sulla sinodalità non vuol dire farlo su un tema come tanti altri, ma sull'identità più profonda della Chiesa come comunione e missione che diventa concreta, storicamente incisiva quando è partecipata da tutti - osserva il teologo -. La Chiesa è tale, infatti, solo quando è portata sulle proprie spalle da tutti ed è condivisa nel proprio cuore da tutti, a servizio dei fratelli, soprattutto a cominciare dagli ultimi, dagli scartati e dalle periferie esistenziali e spirituali del nostro tempo".
    "Com'è definito dal documento Episcopalis communio, emanato da Papa Francesco proprio per il rinnovamento dell'Istituto del Sinodo dei Vescovi voluto da Paolo VI dopo il Vaticano II - prosegue Coda -, questo Sinodo si sviluppa in una forma certamente nuova che prevede tre grandi fasi. La fase di coinvolgimento di tutto il Popolo di Dio, che si articola nella vita delle Chiese locali. Poi quella celebrativa del Sinodo dei vescovi vero e proprio, dove vengono raccolte tutte le istanze, le proposte che nascono dall'ascolto del Popolo di Dio. E poi la fase della ricezione con il ritorno alle Chiese locali e l'accoglienza e l'interpretazione creativa delle linee di fondo emerse".
    "Teniamo presente che non solo è una novità per questa dinamica processuale di cammino, ma è la prima volta in duemila anni di storia della Chiesa in cui un evento di questo genere è chiamato a coinvolgere tutto Popolo di Dio - sottolinea -.
    Quindi penso che dobbiamo ringraziare Dio, impegnarci con estrema responsabilità, perché nessuno stia a guardare dalla finestra e perché non sia un'occasione persa".
   

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