Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scorsese ricorda Bergoglio, penso al suo calore ed umorismo

/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Scorsese ricorda Bergoglio, penso al suo calore ed umorismo

Il ricordo del regista sull'Osservatore Romano

CITTÀ DEL VATICANO, 08 maggio 2025, 15:49

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Ricordando ora Papa Francesco, penso al suo calore. Alla sua franchezza. Al suo umorismo. Alla sua irriverenza. Alla sua straordinaria energia.
    Al suo profondo impegno nella sua missione pastorale. Alla sua intelligenza. E penso all'attenzione che ha dedicato a tutti.
    Penso alla sua grande apertura e alla sua generosità nei miei confronti in ogni istante che abbiamo condiviso. E penso alla sua radiosa presenza". A ricordare con queste parole Bergoglio è il regista Martin Scorsese sull'Osservatore Romano.
    Scorsese ricorda che Papa Francesco gli diceva: "Tu sei più di un regista: sei un buon maestro, il che è più importante".
    "Non sapeva che farsene - commenta il regista - di quello che aveva sentore di consenso ufficiale. Rifiutava tutte le storie o le immagini che 'addomesticavano' Gesù, come diceva lui. Per lui, i romanzi, le poesie, i film e i pezzi musicali più grandi incarnavano il mistero eterno di chi e che cosa siamo, nonché il mistero più grande dell'amore di Dio".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza