"Ricordando ora Papa
Francesco, penso al suo calore. Alla sua franchezza. Al suo
umorismo. Alla sua irriverenza. Alla sua straordinaria energia.
Al suo profondo impegno nella sua missione pastorale. Alla sua
intelligenza. E penso all'attenzione che ha dedicato a tutti.
Penso alla sua grande apertura e alla sua generosità nei miei
confronti in ogni istante che abbiamo condiviso. E penso alla
sua radiosa presenza". A ricordare con queste parole Bergoglio è
il regista Martin Scorsese sull'Osservatore Romano.
Scorsese ricorda che Papa Francesco gli diceva: "Tu sei più
di un regista: sei un buon maestro, il che è più importante".
"Non sapeva che farsene - commenta il regista - di quello che
aveva sentore di consenso ufficiale. Rifiutava tutte le storie o
le immagini che 'addomesticavano' Gesù, come diceva lui. Per
lui, i romanzi, le poesie, i film e i pezzi musicali più grandi
incarnavano il mistero eterno di chi e che cosa siamo, nonché il
mistero più grande dell'amore di Dio".
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