"Frenare la fuga dei cervelli
abruzzesi rappresenta l'obiettivo prioritario della nuova
Programmazione dei fondi POR-FESR 2O14-2020".
Cosi' l'Autorità di gestione unica dei fondi Por-Fesr,
Giovanni Savini, intervenendo nel nel corso dei lavori del
Comitato di Sorveglianza che si sta svolgendo a Pescara. La
scelta della mission nasce dalle analisi condotte da vari
istituti di ricerca tra cui Svimez e Cresa, dai quali ìemerge
che l'Abruzzo è la regione del Mezzogiorno che registra la più
alta percentuale di giovani laureati emigrati per trovare
occupazione: il 33,9 per cento contro il 29,2 per cento del
Mezzogiorno.
Per Savini, "l'ossessione per un recupero, in termini
generali, del tasso di occupazione, si aggiunge all'ossessione
al quadrato per porre freno alla piaga della fuga dall'Abruzzo
dei giovani laureati, per cui bersaglio privilegiato della
programmazione Por-Fesr 2014-20 non può non essere quello di
favorire la nascita di opportunità di lavoro durevoli e di
qualità per i giovani laureati abruzzesi". Una tematica
prioritaria che si inserisce in quella più complessiva che
registra l'elevato tasso di disoccupazione giovanile (47,4 per
cento) che, pur essendo molto più basso rispetto alla media del
Mezzogiorno, che si attesta al 55,9 per cento, supera di quasi
12 punti la media delle regioni del centro-nord che raggiungono
la percentuale del 35,5 per cento. In tal senso, Savini ha
ricordato che buona parte delle misure del Piano Operativo dei
fondi di sviluppo regionale destinate all'Abruzzo, sono
indirizzate ai giovani e guardano con particolare attenzione ai
settori Ricerca ed Innovazione. Nello specifico, l'Asse 1,
relativo al settore Ricerca, prevede risorse per 45 milioni di
euro, oltre il 20 per centro del totale delle risorse che
ammontano a circa 231 milioni di euro. Dal canto suo, il
Rapporteur della Commissione europea, Luigi Nigri, ha apprezzato
lo sforzo della Regione Abruzzo di aver voluto cambiare
l'approccio metodologico puntando sul tema della valutazione,
sull'importanza della comunicazione rispetto alla platea
potenziale di beneficiari e di dare conto dei risultati ottenuti
con la precedente programmazione oltre a valorizzare l'apporto
fornito dall'informatica ai fini di semplificare le procedure e
gli strumenti di sostegno a chi partecipa ai bandi. Secondo
Nigri, infine, non mancano le note positive tanto è vero che, a
suo parere, l'Abruzzo è la sola regione del sud che, una volta
superato il guado, non si è più guardata indietro".
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