Si chiude con la citazione
a giudizio di 18 dipendenti comunali l'inchiesta aperta da la
Corte dei Conti sui "furbetti" del cartellino del Comune di
Sulmona; per altri sei, ai quali era arrivato l'invito a dedurre
da parte del procuratore generale della magistratura contabile
aquilana Erika Guerri, è stata decisa l'archiviazione parziale.
Il sostituto Guerri infatti, pur sottolineando comportamenti
illeciti sull'uso del badge segnatempo, giudica "non sostenibile
la richiesta risarcitoria in sede di giudizio in quanto non è
stato possibile quantificare il tempo di assenza dal luogo di
lavoro dei dipendenti interessati". L'inchiesta dei magistrati
contabili è la prima a giungere al capolinea e restano aperte
ancora quella penale che dovrebbe essere chiusa in questi giorni
con le richieste di rinvio a giudizio da parte del sostituto
procuratore presso il tribunale di Sulmona Stefano Iafolla e
quella amministrativa che, paradossalmente, è quella più
indietro di tutte.
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