"Una causa del genere è destinata
a fare storia, ha pochi precedenti: lo Stato intende fare
rispettare un principio comunitario, 'chi inquina paga',
evitando di far pagare il costo del danno ambientale alla
collettività, ai cittadini. La sostanziale unicità di questo
procedimento risiede nella sua complessità e nella rilevanza
del disastro ambientale, già emerso nel processo penale
conclusosi, in un territorio verde d'Italia, in una zona ricca
di acqua e aree protette. Il tribunale ora dispone di tutti gli
elementi per dare attuazione a quel principio e gli abruzzesi, e
non solo, possono guardare con fiducia al futuro di Bussi". E'
il commento di Cristina Gerardis, avvocato dello Stato e
protagonista di gran parte della vicenda giudiziaria sulla mega
discarica dei veleni della Montedison di Bussi sul Tirino
(Pescara). L'avvocato Gerardis è stata anche direttore generale
della Regione Abruzzo dal 2015 al 2017, subito dopo la prima
sentenza della Corte d'Assise di Chieti.
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