"Il referto dei tamponi a
sette giorni è un pericolo, un danno, una delle cause della
situazione pandemica aquilana, una vergogna. Basta, basta in
nome di Dio!".
E' l'accorata e dura presa di posizione affidata ad un posto su
Fb dall'ex sindaco del'Aquila, Massimo Cialente, pneumologo
ospedaliero in pensione. Cialente, ex parlamentare di
centrosinistra, si riferisce ai ritardi nei risultati e anche
alla insufficiente disponibilità di tampini, uno degli elementi
più gravi della devastante seconda ondata che sta
caratterizzando la provincia dell'Aquila, interessata da
settimane da una impennata che non accenna a disminuire.
"Qualcuno deve dirlo: lo faccio io, assumendomene la
responsabilità per le mie competenze ed i ruoli che ho
ricoperto", ha scritto ancora l'ex primo cittadino. Cialente,
nei giorni scorsi, aveva attaccato l'attuale sindaco del
capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi, di Fratelli d'Italia, e
il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sempre
sulla questione della gestione dell'emergenza Covid. "Il nostro
sindaco, pur sapendo bene da giorni che siamo uno dei focolai
più incontrollati d'Italia, perché gli è stato detto e ridetto,
va alla manifestazione per dire che è contro la chiusura dei
locali. Bene, ma che sta facendo? Quale è l'alternativa?
Marsilio ieri ha detto che va tutto bene, Abruzzo da Manuale
delle giovani Marmotte. Peccato che in tutta la città
dell'Aquila nelle farmacie abbiamo meno di dieci bombole di
ossigeno, e che ieri, sabato, alcuni pazienti non l'hanno
trovata", aveva tuonato Cialente.
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