"La situazione sul fermo della Sevel di Atessa è davvero preoccupante e rischia di diventare disastrosa nelle prossime settimane e a rimetterci sono i lavoratori di Sevel e dell'indotto con contrazione di salari e in particolar modo i somministrati con perdita di posto di lavoro".
E' quanto afferma Amedeo Nanni, segretario interregionale della Fim Cisl Abruzzo-Molise.
"Se si vogliono dare prospettive future a un tessuto
industriale sfibrato - aggiunge Nanni - il nostro Paese, insieme
all'Europa, ha il compito di rendersi indipendente da paesi come
Cina e dell'Est e iniziare a investire nelle aziende presenti in
Europa, al fine di produrre internamente i semiconduttori per
vetture ed elettrodomestici". Il nuovo stop produttivo di Sevel,
da domani fino al 4 giugno, è dovuto alla mancanza di componenti
tra cui semiconduttori e radio.
"La situazione attuale con una guerra assurda e una crisi
economica mondiale - prosegue il segretario della Fim Cisl - ci
impone di ripensare alle scelte necessarie e all'importanza di
rimettere in moto le produzioni del nostro Paese. Sarà
importante spendere bene i soldi previsti dal Pnrr che può
essere l'ultima opportunità per creare le condizioni di rilancio
dell'Italia e dell'Abruzzo. La politica deve creare le
condizioni attraverso investimenti sulle infrastrutture, su
fonti energetiche green alternative con particolare attenzione
alla transizione ecologica per mettere in sicurezza le aziende
del territorio che oggi devono confrontarsi con la concorrenza.
Il Pnrr - conclude Nanni - è una grande opportunità che
sicuramente non si ripeterà e se vogliamo davvero il rilancio
del nostro territorio nell'interesse di tutti i lavoratori,
dovremo monitorare affinché i soldi del Pnrr vengano ben spesi".
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