Il giorno della festa della
Liberazione i visitatori del Maxxi L'Aquila, potranno scoprire
la nuova mostra, sotto la direzione artistica di Bartolomeo
Pietromarchi e la curatela di Fanny Borel, dedicata a due
indiscusse protagoniste della scena artistica contemporanea:
Marisa Merz e Shilpa Gupta. La prima unica rappresentante
femminile dell'Arte Povera e riferimento della scena artistica
italiana dalla fine degli anni Sessanta, Leone d'oro alla
carriera nel 2013, con esposizioni nei musei più importanti del
mondo come il Metropolitan Museum di New York e il Centre
Pompidou di Parigi. La seconda è una delle artiste più
importanti della sua generazione a livello internazionale, con
presenze in molte delle più prestigiose manifestazioni e musei
nel mondo, dalla Biennale di Venezia, alla Biennale di Gwangju
fino alla Tate Modern e Serpentine Gallery di Londra. La mostra
offre una dialogo sui temi del visibile e dell'invisibile,
dell'immagine e della parola, del politico e del filosofico in
una tensione etica e poetica che si compenetra e si completa
nelle circa 50 opere esposte tese tra due mondi, Oriente e
Occidente, e tra le storie di due generazioni diverse. Dal 27
aprile il Museo ospita il talk "Forme sensibili" Arte e
tecnologie per una percezione estesa, con ingresso libero fino a
esaurimento posti, realizzato in collaborazione con il CRM -
Centro Ricerche Musicali di Roma. Un incontro con specialisti
dell'arte, della musica e della scienza, dedicato alle ricerche
sugli aspetti multisensoriali, interattivi e adattivi, svolte da
Licia Galizia e Michelangelo Lupone presso il CRM. Introduce
Bartolomeo Pietromarchi, Direttore MAXXI L'Aquila. Con loro la
rettrice del GSSI Paola Inverardi e il compositore Alessio
Gabriele.
Venerdì 28 alle 15, il museo ospita, invece, "Architecture
Mobile" giornata di studi in occasione del centenario della
nascita di Yona Friedman (1923 - 2020), realizzata dal
Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di
Pescara, a cura di Federico Bilò, Alessandra Gabriele, Pasquale
Tunzi e Alberto Ulisse.
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