"La fragilità di una difesa
dell'indifendibile oggi scade nel ridicolo e nell'offesa. Pur di
difendere la posizione dei suoi fedelissimi, il sindaco Masci
infanga centinaia di madri e padri di famiglia che lavorano al
Comune, annunciando di volerli sottoporre al test antidroga. Una
vergogna senza precedenti, il sindaco chieda scusa
immediatamente e si dimetta subito". Lo affermano i consiglieri
comunali del Pd di Pescara Piero Giampietro, Stefania Catalano,
Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e Giovanni Di Iacovo e
delle liste civiche di centrosinistra Marinella Sclocco e Mirko
Frattarelli.
"Un annuncio senza pudore, senza ritegno e senza vergogna -
dicono i consiglieri comunali - per provare a nascondere la
totale assenza di vigilanza da parte del sindaco e degli
assessori sui comportamenti amministrativi del braccio destro di
Masci, Fabrizio Trisi. Totale solidarietà ai tantissimi
dipendenti perbene del Comune di Pescara, infangati da un
sindaco diventato spregiudicato e disperato. Subito le
dimissioni, nemmeno un giorno in più in questo clima. Meglio il
commissario".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA