"Io ho sempre cercato di fare
questo: curare le persone, che sono anche il prodotto della
propria storia e perciò non possono essere considerate senza di
essa. Non possono essere esaminate solo da un referto medico.
Quello indica la malattia, certo, ma la cura dipende anche da
chi c'è dietro il nome a cui si riferisce". Sono le parole con
cui Paolo Di Bartolomeo spiega la fonte di ispirazione del suo
libro "Tu sei con me", scritto con Andrea Mercurio per Cairo
editore. E' la storia di 15 personaggi incontrati nel corso
della sua attività di medico chirurgo, che hanno segnato la sua
vita professionale le cui vicende si mescolano con la vita
personale e i sentimenti dell'uomo, più che del medico. C'è
quindi il racconto non tanto della malattia, quanto della
personalità dei pazienti, il racconto della loro forza, della
loro caparbietà e del loro coraggio di fronte, oltre che ai
problemi di salute, a quelli economici o familiari. Nel
Dipartimento di Ematologia dell'ospedale di Pescara Di
Bartolomeo è stato Direttore del Centro Trapianti di Midollo
Osseo dove iniziò, da pioniere in Italia, una terapia che si
rivelò rivoluzionaria per la cura delle leucemie e di altre
malattie gravi del sangue.
In pensione da qualche anno Paolo Di Bartolomeo non dimentica
i suoi pazienti, quelli che si sono salvati e quelli che non ce
l'hanno fatta. E per questo, dopo "Io sono con te. Una vita in
corsia tra pianti e gioie" del 2021, ha dato alle stampe un
secondo volume di storie e racconti, "Tu sei con me", che
presenterà oggi, venerdì 31 maggio, nello spazio della
Fondazione La Rocca a Pescara, alle ore 17.30.
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