La proposta di sostituire la
funivia del Gran Sasso con un'ovovia "non è accettabile" secondo
il consigliere comunale aquilano di maggioranza, Luigi Faccia,
professionista della montagna.
"È da tempo - spiega - che il Gran Sasso è oggetto di
particolari attenzioni, soprattutto polemiche strumentali, che
hanno generato allarmi sconsiderati e proposte per il futuro
impraticabili e contraddittorie, come ho già avuto occasione di
affermare più volte".
"Le ragioni che mi spingono a rigettare decisamente la
proposta di sostituire la funivia con una moderna ovovia -
ribadisce - derivano dall'esperienza maturata in 45 anni di
professione sul Gran Sasso, dal dispendio inutile o sbagliato di
risorse economiche e dalle mie discrete conoscenze tecniche".
Faccia ironizza che "un'ovovia sull'attuale tracciato della
funivia, in caso di una bufera degna del suo nome, potrebbe
finire direttamente a mare e recuperata dalle parti di
Tortoreto. Certamente si voleva parlare della nuova tipologia
chiamata 'Cabinovia 3S' dove 3S è l'abbreviazione della parola
tedesca 'dreiseil' (trifune). Le trifuni combinano i vantaggi
delle cabinovie tradizionali con quelli delle funivie a va e
vieni, come quella sul Gran Sasso, dotate di grande stabilità in
caso di forte vento". Si tratta di impianti ad ammorsamento
automatico, con cabine fino a 35 posti ciascuna e una capacità
oraria di 6.000 persone dal costo di 30 milioni di euro. "È
indubbiamente - valuta Faccia - un impianto desiderabile, ma
dobbiamo capire che è sovradimensionato per l'attuale
comprensorio turistico".
"È apprezzabile - prosegue - sentire dire dal presidente del
Parco, durante il Consiglio Comunale Straordinario del 30 maggio
scorso, che la sostituzione della funivia è possibile, anche
perché non ha detto nulla di particolare, visto che nelle Zps è
prevista solo la sostituzione e l'aggiornamento dell'esistente".
"Riguardo alla telecabina 3S - scrive ancora - va fatto
notare però che, per questioni tecniche, non potrà seguire la
stessa linea dell'attuale funivia. Quindi, non sarà una
sostituzione, bensì un nuovo impianto, con un percorso diverso e
una maggiore lunghezza rispetto all'attuale funivia, sia a monte
che a valle".
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