Turismo, sviluppo sostenibile, valorizzazione e tutela del territorio, economie locali e transizione ecologica.
Tutto in un'unica proposta di legge
regionale che istituisce la Riserva naturale Lago di Bomba, nei
comuni di Atessa, Bomba, Colledimezzo, Pennadomo,
Pietraferrazzana, Monteferrante e Villa Santa Maria.
L'iniziativa è sostenuta e sottoscritta da tutto il gruppo Patto
per l'Abruzzo, che compone l'opposizione nel Consiglio
regionale, ed è messa nero su bianco nella proposta normativa
che porta la prima firma di Alessio Monaco (AVS).
Il testo è stato presentato in una conferenza stampa sulle
rive del lago nel comune di Colledimezzo, a cui hanno preso
parte i Consiglieri regionali Alessio Monaco, Antonio Blasioli,
Vincenzo Menna, Silvio Paolucci, Antonio Di Marco, Francesco
Taglieri e il Capogruppo Luciano D'Amico, e tutti i sindaci dei
sette comuni interessati.
"Abbiamo voluto presentare questa iniziativa a tutti gli
abruzzesi e le abruzzesi, proprio sulle rive del Lago - spiega
D'Amico - perché questi luoghi devono tornare al centro
dell'attenzione e del dibattito politico.
E devono farlo
attraverso la ricerca di un modello di sviluppo che sia basato
sul rispetto dell'ambiente, sulla sostenibilità, sulla
valorizzazione del territorio e la tutela del patrimonio
naturalistico, che fa della nostra terra quella Regione Verde
d'Europa che in Italia rappresenta un unicum. L'obiettivo è
quello di generare valore, arricchendo il territorio con
investimenti che portano benefici a lungo termine, grazie a
risorse come il Lago di Bomba che non sono delocalizzabili e
che, se adeguatamente valorizzate, possono diventare un bene
certo, inesauribile e che guarda in ottica green al futuro della
nostra regione e di questo territorio. Con questa iniziativa
rifiutiamo, quindi, nettamente la visione, o meglio la non
visione, di chi vuole estrarre valore, e non generarlo,
depauperando territori che in tutto il resto del mondo sarebbero
oggetto di cura estrema per il loro enorme potenziale".
A spiegare i dettagli della proposta di legge è stato il
consigliere Alessio Monaco. "La riserva naturale regionale Lago
di Bomba ha finalità di conservare gli ambiti a elevata
naturalità e le caratteristiche paesaggistiche esistenti; di
salvaguardare la risorsa idrica lacuale, nonché di promuovere
servizi ecosistemici, tutelando le attività tradizionali delle
popolazioni locali. I confini della riserva non coinvolgono i
centri abitati dei comuni, ma insistono sulle pertinenze del
bacino idrico e delle sue rive. A corredo della proposta abbiamo
presentato una cartografia dettagliata che ne individua
chiaramente gli ettari interessati e i confini.
L'estensione totale della riserva sarà di circa 945 ha, così
suddivisi:
Comune di Atessa 50 ha; Comune di Bomba 310 ha; Comune di
Colledimezzo 100 ha; Comune di Monteferrante 4 ha; Comune di
Pennadomo 126 ha;
Comune di Pietraferrazzana 55 ha; Comune di Villa Santa Maria
300 ha.
Abbiamo voluto coinvolgere, sin dalla genesi del progetto, i
sindaci dei Comuni interessati affinché questa iniziativa
rappresenti un'opportunità di crescita per tutta la comunità".
I consiglieri regionali hanno poi sottolineato come il
comprensorio del Lago di Bomba sia caratterizzato dalla presenza
di un alto numero di siti di interesse turistici e
naturalistici. Il territorio per decenni è stato oggetto di un
flusso di visitatori considerevoli, anche grazie alla presenza
di strutture ricettive che cingevano il lago, creando economia e
accoglienza nel territorio. Oggi, però, quelle attività sono
cessate anche per la mancanza di una visione strategica e di
investimenti mirati da parte della Regione Abruzzo sull'intero
territorio. Una mancanza che ha portato pesanti ripercussioni
sull'occupazione e l'economia locale, traducendosi in un alto
tasso di spopolamento. La proposta di legge presentata oggi
ripristina la consona vocazione green, turistica e naturalistica
del bacino idrico e lo salvaguarda da speculazioni che
contrastano con questa vocazione.
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