"Il centrodestra lascia senza
risposte le grandi questioni e non offre soluzioni concrete alle
reali necessità dell'Abruzzo. È un giudizio negativo quelle
delle opposizioni sulla sessione di Bilancio appena conclusa in
Consiglio regionale, nonostante siano state approvate importanti
proposte avanzate dal Patto per l'Abruzzo, che si aggiungono a
quelle presentate dai singoli partiti di opposizione: come i
fondi alla Vita indipendente; il fondo rotativo per il
microcredito e il fondo da 1 milione di euro per sostenere le
spese dei cittadini delle aree interne relative al bollo auto".
Così il capo della opposizione di centrosinistra, Luciano
D'Amico, ex rettore della università di Teramo, candidato alle
elezioni regionali del 10 marzo scorso, interviene
sull'approvazione, da parte del Consiglio regionale d'Abruzzo,
di bilancio e finanziaria.
D'Amico, da settimane protagonista di invettive contro i
fondi a pioggia, sulla tematica bacchetta anche i suoi che non
hanno attuato la sua linea: "Siamo riusciti a ottenere
importanti risultati per sostenere gli abruzzesi, soprattutto le
fasce più deboli della popolazione - spiega D'Amico - anche se
la Regione Abruzzo avrebbe dovuto e potuto fare molto di più
promuovendo una programmazione orientata a una maggiore sobrietà
e oculatezza. Abbiamo ascoltato infruttuosamente gli interventi
di maggioranza e Giunta, che ci hanno inutilmente elencato
azioni poste in essere che rientrano nell'ordinaria gestione
dell'Ente, senza dire nulla sui criteri che hanno orientato
l'allocazione delle poche risorse non vincolate e non
finalizzate a disposizione del Consiglio. Ciò che personalmente
ritengo più grave è, ancora una volta, il finanziamento
riservato ai festival e ad alcuni eventi con individuazione
diretta, soprattutto in un momento in cui il settore del sociale
soffre particolarmente, in cui il comparto agricolo è in
ginocchio e le aree interne continuano a soffrire la carenza di
servizi, aumentando così il fenomeno dello spopolamento. Per
questo mi sono astenuto su tutti gli emendamenti, sia di
maggioranza sia di opposizione, che avevano come oggetto
l'affidamento diretto riservato a festival, a eventi e concerti
vari, sia perché le risorse sono pochissime e le priorità altre,
sia perché è previsto il bando dedicato per gli eventi e, a mio
avviso, è su quello che dovrebbero essere destinate le risorse,
compiendo un passo avanti in trasparenza e pari opportunità di
partecipazione, con valutazioni tecniche e non politiche di ciò
che va finanziato".
Secondo D'Amico, "la Regione Abruzzo continua nella sua
visione miope delle reali esigenze dei cittadini e delle
cittadine abruzzesi e dice no a proposte di buon senso che
avevano lo scopo di colmare tutte quelle carenze generate nelle
maglie del Bilancio, come il fondo da destinare ai Comuni, sul
quale il Governo nazionale ha attuato pesanti tagli per le spese
correnti".
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