"La vera questione è se, una volta
che abbiamo passato soglia di un grado e mezzo di riscaldamento
globale, saremo in grado di tornare al di sotto entro la fine
del secolo". Lo afferma il direttore del servizio climatico di
Copernicus, il programma Ue di osservazione della Terra, Carlo
Buontempo, che aggiunge: "la finestra perché questo possa
succedere si sta chiudendo" nel corso di un appuntamento "Voci
sul futuro", organizzato da ANSA e Asvis nell'ambito del
Festival dello sviluppo sostenibile.
Già nel 2024 siamo arrivati a 1,6 gradi come anomalia della
temperatura globale e "abbiamo superato il valore di Parigi su
base annuale - spiega Buontempo - ma non l'abbiamo ancora
superato su una media di 20 o 30 anni" che era la soglia da
evitare secondo l'accordo. "Se il riscaldamento globale seguisse
la tendenza degli ultimi anni, si arriverebbe a questo valore
tra la fine degli anni 20 e l'inizio degli anni 30".
"E non è solo la temperatura. Tra il 2022 e il 2023 -
sottolinea - sulle Alpi abbiamo perso il 10% di volume di
ghiaccio, il livello del mare continua a salire, le ondate di
calore si fanno più frequenti, l'intensità della precipitazione
aumenta. È un cambio epocale e un cambio in larghissima misura
determinato dalle emissioni di gas serra".
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