Torna dal 2 al 5 ottobre, a Firenze,
il Festival Nazionale dell'Economia Civile. L'iniziativa è
organizzata e promossa da Federcasse - Federazione italiana
delle Bcc, Confcooperative, NeXt Nuova Economia per Tutti, con
la collaborazione di MUSe Firenze e il sostegno di
Fondosviluppo.
La settima edizione avrà il titolo "Democrazia Partecipata - La
sfida delle intelligenze relazionali". Previsti 90 relatori, 20
panel tematici, 5 premi nazionali, 2 concerti spettacolo,
l'intervento di 2 premi Nobel e di esperti internazionali.
"In un periodo di sfide globali e cambiamenti rapidi, il
concetto di democrazia partecipata ci invita a ripensare il
nostro ruolo nella società", dice Maurizio Gardini, presidente
di Confcooperative. "Non siamo solo spettatori, ma protagonisti
attivi nella costruzione di una comunità più equa e inclusiva.
Questo festival celebra l'importanza del coinvolgimento
collettivo, dove ogni voce conta e ogni azione può generare un
impatto. Insieme, possiamo dare vita a un'economia che serve il
bene comune. Un concetto che trova una delle sue più vive
espressioni nelle cooperative".
"Interrogarsi sul futuro della democrazia, così come l'abbiamo
costruita, curata e vissuta è un impegno che deve interrogare
ogni componente della società civile", spiega Augusto dell'Erba
presidente Federcasse - Bcc. "La democrazia è un bene che si
costruisce ogni giorno con la partecipazione, la condivisione,
la ricerca di soluzioni condivise. Sotto questo punto di vista è
importante l'apporto che sul terreno della finanza può essere
dato dalla mutualità bancaria, palestra essa stessa di
democrazia economica".
"Con questa edizione proseguiamo un ciclo di eventi iniziato
nel 2023 con il tema di andare "oltre i limiti" e di come
l'impegno condiviso è la chiave per superare gli shock moderni,
che l'anno scorso ci ha spinto a dire che servono alleanze
ibride ed è "l'ora di partecipare" attivamente al cambio di
paradigma economico", spiega Leonardo Becchetti cofondatore NeXt
Economia e direttore del Festival. "In questa edizione
approfondiremo le conseguenze della radicale inversione del
rapporto tra mercato e democrazia consumatasi negli ultimi anni
e cercheremo di rispondere alle sfide di domani, immaginando
come l'azione dal basso dei cittadini consumatori, dei mercati
finanziari, e la cittadinanza attiva delle imprese possono
funzionare da contrappesi per garantire l'equilibrio dei poteri
e difendere le nostre conquiste di civiltà».
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