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Amati (Almaviva), ‘prima sfida è rendere gli ambienti sicuri’
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In collaborazione con Cybersec 2025
‘Abbiamo lanciato una nostra piattaforma Ai, c’era scetticismo’
Antonio Amati, Deputy CEO Divisione IT, Almaviva © ANSA/Cybersecurity Italia
ANSAcom - In collaborazione con Cybersec 2025
“Ogni giorno vediamo sfide: produciamo più o meno 100mila linee di codice al giorno, ne gestiamo centinaia di migliaia al giorno in ambienti complessi, spesso in strutture critiche del paese. La prima sfida che dobbiamo sopportare è quella di rendere questo ambiente sicuro, perché ce lo impongono le nuove norme, quindi la prima attenzione è stata proprio quella di dotarsi di strumenti di compliance che permettessero di governare quotidianamente quest'agente complesso”. Così il deputy CEO Divisione It di Almaviva, Antonio Amati, al CyberSec2025 a Roma rispondendo a una domanda del direttore di Cybersecurity Italia, Luigi Garofalo. “Diversi anni fa siamo partiti con la blockchain. Su questo abbiamo sviluppato una nostra piattaforma disponibile che permette di gestire l'identità digitale in modo distribuito. Abbiamo avviato, e sarà rilasciata a breve, anche una piattaforma relativamente alla criptografia basata sul post quantum computing che sarà disponibile per la protezione - ha aggiunto - Infine riguardo all'intelligenza artificiale abbiamo lanciato, quasi in contemporanea al grande shock creato da deepseek, una nostra piattaforma. C'era molto scetticismo perché si voleva in qualche modo creare un'alternativa a investimenti miliardari, si è reso visibile che è possibile fare degli investimenti”. “Noi siamo partiti in silenzio, è un investimento importante che però permette di avere una soluzione nazionale italiana e una risposta a quelle che possono essere anche i rischi e le applicazioni nella sicurezza”, ha concluso.
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