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ANSAcom - In collaborazione con Cybersec 2025
“Non dobbiamo vedere l’intelligenza artificiale come una minaccia. Sicuramente lo è perché la produzione di deep fake è molto spesso malevola, ma sicuramente dobbiamo legiferare. È anche necessario però standardizzare, non dobbiamo fare confusione. Ci deve essere un unico metro di giudizio”. Lo ha detto il director south Europe di Magnet Forensics, Luigi Portaluri, al CyberSec 2025 in corso nella caserma Salvo D’Acquisto, a Roma.
“Quando portiamo un deep fake in tribunale dobbiamo avere la certezza che sia un file vero o che sia un deep fake, non deve essere al 70 per cento ‘non è vero’. In questo momento è molto più difficile verificare la veridicità di un file ma ci deve essere la ragionevole certezza che quel file sia un fake - ha aggiunto - Oggi in tribunale, non solo a livello penale ma anche civile, sarà sempre più oggetto di discussione e gli avvocati come prima cosa andranno a verificare da dove arriva file”.
C’è bisogno, quindi, “della creazione di uno standard, di un protocollo che deve essere comune”, ha concluso.
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