I governi dovrebbero essere sensibili alla sfida universale della protezione dell'ambiente, piuttosto che sfruttarla per fare impressione".
Così, tramite un comunicato, il ministero degli
Esteri greco ha risposto al comunicato del suo collega turco, a
proposito della prossima creazione di un parco marino greco nel
mar Egeo.
A questo proposito, Ankara ha invitato Atene a non porre
"all'interno della propria agenda le questioni in sospeso
dell'Egeo e le questioni riguardanti lo status di alcune isole,
isolotti e scogli la cui sovranità non è stata ceduta alla
Grecia dai trattati internazionali", riferendosi a un'annosa
disputa tra i due Stati affacciati sull'Egeo.
"Il governo greco continuerà a salvaguardare la sovranità e i
diritti sovrani del Paese nel quadro dei principi della politica
estera", si legge nel comunicato del ministero greco. Atene ha
poi ribadito di rispettare il diritto internazionale e la
Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare. "L'uso di
metodi ibridi per ottenere vantaggi geopolitici non è coerente
con la politica estera greca", ha concluso. (ANSAmed).
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