Giunta
alla sua 56/ma edizione la manifestazione, vetrina del folclore
locale, rappresenta una sorta di olimpiadi del deserto.
Non sono mancate grandi parate, seguite da canzoni, balli,
cerimonie e matrimoni tradizionali, le classiche corse di
dromedari e simulazioni di caccia al coniglio, a dorso di
cavalli e dromedari, rievocazioni di costumi e stili di vita
nomadi.
Spettacolare poi il dressage di purosangue arabi e degli
"sloughi" (levrieri arabi) del deserto.
Nato nel lontano 1910,
il festival assunse una dimensione internazionale nel 1967 per
volontà del Presidente Habib Bourguiba che ne volle fare il
simbolo della promozione del turismo del Sahara.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA