Un luogo di acquisto, ma anche uno spazio di incontro, dialogo, scambio e comunità che, in un momento così complesso dal punto di vista geopolitico, significa anche gettare un ponte di pace.
È con questo spirito che presso il King Fahed Public Garden, sarà inaugurato 'Urban Farmers', luogo non solo per rispondere a bisogni economici e alimentari, ma per rigenerare fiducia, promuovere sostenibilità e inclusione sociale, restituendo dignità al lavoro agricolo. Il mercato, aperto ogni sabato dalle 9 alle 14, è parte della Mediterranean and African Markets Initiative (MAMi-Farmers Markets), finanziata dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e realizzata da Ciheam Bari, in collaborazione con la World Farmers Markets Coalition e la Fondazione Campagna Amica di Coldiretti.
Si tratta della terza apertura, dopo Alessandria d'Egitto e Nairobi, con prossimi sviluppi già in corso a Tunisi. Ispirato al modello di Campagna Amica, il mercato ospita oltre 30 agricoltori locali, che offrono prodotti freschi e di qualità, permettendo acquisti diretti. "Questo mercato - rileva l'Ambasciatore d'Italia in Libano, Fabrizio Marcelli - non è solo un importante strumento di sviluppo locale, ma anche un esempio concreto di come l'agricoltura sostenibile possa essere leva di inclusione, innovazione e turismo responsabile".
Soddisfatto Carmelo Troccoli, direttore della Fondazione Campagna Amica e della World Farmers Markets Coalition, "qui dove la guerra ha colpito, il mercato contadino diventa simbolo di resistenza, rinascita e di comunità". (ANSAmed).
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