L'iniziativa è promossa da organizzazioni della società civile italiane, in partenariato con il ministero tunisino dell'Impiego e della Formazione professionale e le sue strutture di supervisione, attraverso quattro progetti specifici denominati: "Train: formazione e orientamento per il rafforzamento dei mestieri e dell'impiego nelle aree rurali" implementato da Tamat Tunisie, Helpcode - il diritto di essere bambini, Arcs Culture solidali e Terre des Hommes Italia; "Dynamo: attivazione di percorsi di formazione, lavoro e autoimpiego per giovani tunisini nel settore meccanico" realizzato da WeWorld Global ed Elis; "Nasij: nuove alternative sostenibili per l'inclusione giovanile nel settore tessile" coordinato da Cospe Maghreb e Cefa Tunisie; e "Destination employment: rafforzamento dell'istruzione e dell'occupazione per l'inclusione socio-economica dei giovani tunisini nel settore del turismo responsabile e sostenibile" implementato da Avsi, Oxfam Italia e Oxfam Novib.
Il primo COPIL ha rappresentato un'occasione per rafforzare il coordinamento con le strutture del ministero, elemento considerato fondamentale per massimizzare l'impatto del programma sul territorio, rende noto l'Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in un comunicato sottolineando che l'iniziativa testimonia l'impegno congiunto per il futuro dei giovani tunisini nell'ambito della cooperazione bilaterale.
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