Questo è
stato possibile grazie a un'iniziativa organizzata dalla grande
moschea di Parigi e dal ministero della Gioventù e dello Sport
del Paese nordafricano,
Due anni fa, il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune
aveva incaricato la grande moschea di Parigi, finanziata
annualmente dal governo di Algeri con un budget di oltre 2
milioni di euro, di organizzare campi di vacanza estivi per i
bambini nati in Francia e in altri Paesi europei.
Nel 2022, questa iniziativa ha portato circa 100 bambini
algerini nati in Europa a trascorrere le vacanze invernali in
campi di montagna nel nord del Paese o nelle province desertiche
del sud, per scoprire la natura della madrepatria e i suoi punti
di riferimento culturali e storici.
Quest'anno, il programma si
è esteso a più di 2.000 bambini, che hanno iniziato ad arrivare
in successione dal 11 luglio nelle 14 province costiere
dell'Algeria, che offrono bellissime spiagge con acque
smeraldine, sabbia dorata, bianca e rossa, oltre a fitte
foreste.
Come è noto, la comunità algerina in Francia è tra le più
antiche e la più numerosa, e stime non ufficiali indicano che
supera i 5 milioni di persone. Nel Paese transalpino, il senso
di appartenenza alla madrepatria tra gli immigrati e il oro
figli è oggetto di un acceso dibattito, soprattutto per quanto
riguarda gli algerini, dato il loro numero importante, spesso
accusati di essere "più leali all'Algeria che alla Francia".
Queste accuse sono state particolarmente evidenti nei
confronti dell'ex calciatore internazionale e stella del Real
Madrid per molti anni, Karim Benzema (attualmente attivo nel
campionato saudita), specialmente per i suoi frequenti
festeggiamenti con la bandiera e la maglia della nazionale
algerina.
Questa iniziativa di vacanze estive completamente pagate per
i bambini algerini nati in Francia è stata aspramente criticata,
soprattutto negli ambienti di destra e di estrema destra, che
l'hanno vista come un "viaggio di indottrinamento" delle idee
algerine a scapito dei valori e dei principi della Repubblica
francese.
Il rettore della Grande Moschea di Parigi, Chems-eddine
Hafiz, afferma che dalla scorsa settimana l'Algeria accoglie i
giovani franco-algerini nati e residenti in Francia per far loro
scoprire il Paese dei loro genitori e antenati.
In una dichiarazione rilasciata ad ANSAmed, Hafiz ha
sottolineato che questa iniziativa è un'espressione concreta del
programma del Presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune,
e per la Grande Moschea di Parigi si tratta della terza
edizione.
Secondo il dirigente della Grande Moschea di Parigi, i giovani
beneficeranno soprattutto dei 1200 chilometri di mare, poiché
l'Algeria ha una costa straordinaria. "Stanno vivendo
un'avventura alla scoperta di questo Paese e anche della
cultura, delle tradizioni e dei costumi del Paese dei loro
genitori", ha aggiunto.
"Attraverso questa meravigliosa esperienza, potranno guardare
a questa dualità che hanno come franco-algerini, questa direi
identità che costituiscono per il futuro, per scoprire da dove
vengono e quali sono le loro origini", ha ancora sottolineato.
Quest'anno, spiega il Rettore, il programma si propone di
accompagnare 2.000 giovani, che saranno seguiti e accolti con
l'ospitalità che conosciamo del popolo algerino. "È davvero
un'iniziativa che lascerà un segno indelebile nelle loro piccole
storie e spero che ne avranno un bel ricordo", ha aggiunto.
Nell'ambito di questa iniziativa, sono stati coinvolti anche
altri giovani provenienti dalla Svizzera e da altri Paesi, in
particolare dall'Italia, rivela Hafiz, aggiungendo che "si sono
uniti ai loro piccoli amici per questa vacanza da sogno".
(ANSAmed).
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